US Open, il programma di oggi: Sinner-Sonego, Berrettini e Arnaldi in campo

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Michela Curcio

Ben sei italiani in campo oggi a New York. Spicca il derby Sinner-Sonego (ore 17 sul Louis Armstrong), nel torneo maschile impegnati anche Berrettini e Arnaldi rispettivamente contro i francesi Rinderknech e Fils, in quello femminile Trevisan e Bronzetti. Tra i 'big' tocca ad Alcaraz e Medvedev. Gli US Open sono in diretta su SuperTennis, canale 212 del telecomando Sky

SINNER-WAWRINKA E ARNALDI-NORRIE LIVE

Ne resterà uno solo – e purtroppo non è una buona notizia per l’Italia che sogna di portare in alto il tricolore agli US Open. Il derby tra Jannik Sinner e Lorenzo Sonego arriva troppo presto, in un secondo turno che per livello di gioco vale molto di più di quanto non dica un tabellone crudele.

Sinner-Sonego, derby d'Italia a New York

Sulla carta il pronostico newyorkese sorride un po’ di più a Jannik, testa di serie numero 6 nell’ultimo Slam di stagione e quarto favorito nel torneo, subito dietro il duo Alcaraz/Djokovic e il terzo incomodo (ma vincente negli States nel 2021) Daniil Medvedev. Attenzione, però, perché Sonego proverà a migliorare il proprio miglior risultato a Flushing Meadows, ossia il secondo turno raggiunto nel 2018 da lucky loser, edizione in cui il torinese venne poi sconfitto dalla testa di serie numero 27, Karen Khachanov. Se il pronostico dice Jannik, le statistiche sorridono ancora di più al ventiduenne di Sesto Val Pusteria. Gli scontri diretti contro l’amico Lorenzo dicono 2-0 per Sinner, con l’altoatesino che si è imposto nei quarti di finale a Montpellier, vincendo poi il titolo in Francia contro lo statunitense Cressy, e al secondo turno ad Halle.

 

Entrambe le sfide si sono giocate nel 2023, così come nel 2023 Sonego è stato protagonista di altri due derby, entrambi con Berrettini, entrambi sull’erba. Al primo turno di Stoccarda, Lorenzo ha approfittato di un Matteo tutt’altro che in buona condizione fisica, mentre al primo turno di Wimbledon, nulla ha potuto il torinese contro un “The Hammer” parzialmente ritrovato e un po’ più vicino al martello che raggiunse la finale ai Championships nel 2021, fermandosi soltanto davanti a Novak Djokovic. 

 

Esiste, poi, un numero particolarmente incoraggiante per Sinner: nove, come nove (su nove) sono i derby vinti in carriera nel circuito maggiore. Travaglia, Mager, Musetti (sia sul veloce cemento indoor di Anversa nel 2021, sia sulla lenta terra rossa di Monte-Carlo nel 2023), Fognini, Agamenone, due volte Sonego e, per ultimo, Berrettini: questi i connazionali “puniti” da Jannik. L’unica “sconfitta”, se così si può definire, è arrivata per walkover negli ottavi di finale di Barcellona ad aprile 2023 contro Musetti. Si tratta, però, di un ko più per i tabelloni che per il campo.

In che modo, quindi, Sonego potrà dire la propria a New York? Con il servizio – e un 70% di prime in campo – e magari accorciando gli scambi con il serve and volley e la smorzata. Se esiste una zona di campo in cui Sinner non è ancora sicuro, non è altro che la rete.

Berrettini, altro esame di francese con Rinderknech

Lecito sperare in un terzo turno agli US Open anche per Berrettini. Un tale risultato non sarebbe soltanto un’iniezione di fiducia dopo un 2023 di continui stop and go, ma sarebbe anche una boccata d’ossigeno in termini di classifica. A New York, infatti, Matteo difende ben 360 punti nel ranking, derivanti dal quarto di finale raggiunto nel 2022, quarto di finale nel quale fu nettamente sconfitto dal futuro finalista Casper Ruud. Da un francese, a un altro francese: dopo Humbert, il prossimo ostacolo di Berrettini si chiama Arthur Rinderknech, best ranking da numero 42 ATP, 9-17 di bilancio vittorie-sconfitte in stagione e mai oltre il secondo turno in uno Slam.

 

Una partita non impossibile da vincere così come, in realtà, non sarebbe stato impossibile affrontare Diego Schwartzman, uno che a Flushing Meadows è stato due volte nei quarti di finale, nel 2017 e nel 2019, ma che attualmente si trova addirittura fuori dalla top 100. Tra Berrettini e Rinderknech non ci sono precedenti. Chi vince probabilmente affronterà la testa di serie numero 8, Andrey Rublev. A meno che l’eterno Monfils non abbia altri programmi e non voglia diventare il terzo francese di fila sulla strada di Berrettini. E poi, si sa, Gael evoca dolci ricordi a Matteo, ricordi di un quarto di finale a Flushing Meadows nel 2019 che regalò all’italiano la prima semifinale Slam in carriera.

 

Arnaldi-Fils, è ancora Italia-Francia (Next Gen...)

A completare il quartetto di italiani ancora in corsa agli US Open, il sempre più convincente Matteo Arnaldi, che sarà impegnato in una sfida più che mai stuzzicante contro – guarda caso – un altro francese, il diciottenne Arthur Fils. Classe 2001 contro classe 2004, per evocare suggestioni di Next (Next) Gen e per mettere in luce quanto apparentemente diverse siano le strade imboccate dai due movimenti cugini per avviarsi verso un tennis 3.0.

 

L’Italia è guidata da Sinner (classe 2001) e Musetti (classe 2002) che sono top 20 stabili e che ispirano una schiera di millennials diversissimi per qualità tecnico-tattiche, a partire proprio da Arnaldi, che, comunque vadano gli US Open, si è garantito l’ingresso in top 60, per poi citare Luca Nardi (classe 2003), Giulio Zeppieri (classe 2001), Flavio Cobolli (classe 2002), Francesco Passaro (classe 2001), Mattia Bellucci (classe 2001), Matteo Gigante (classe 2002), Luciano Darderi (classe 2002) e Francesco Maestrelli (classe 2002).

 

La Francia, però, potenzialmente ha un gruppo altrettanto nutrito di under 25 a cui bisogna soltanto mettere un po’ di ordine nelle idee di gioco. A guidare il gruppo, i più “anziani” Ugo Humbert, classe 1998 che ha già vinto tre titoli ATP, di cui un 500, ad Halle, nel 2021 sconfiggendo Andrey Rublev in finale, e Corentin Moutet, classe 1999 frenato in stagione da problemi al polso. A seguire, però, tanti prospetti da monitorare, come l’altro classe 2004, Luca Van Assche, quell’Hugo Gaston che rubò l’occhio al Roland Garros 2020 sconfiggendo Stan Wawrinka e mettendo in difficoltà un Dominic Thiem fresco di trionfo agli US Open, il classe 2002, Arthur Cazaux, la cui crescita è stata rallentata da un grave infortunio alla schiena, il prodigio classe 2005 Gabriel Debru, reduce dalla finale persa nel Challenger di Praga e, ahi noi, anche quel Timothee Droguet che abbiamo imparato a conoscere proprio agli US Open per aver sconfitto Musetti. Chiaramente, tra tutti loro, il più pronto sembra proprio Fils che, con il titolo conquistato a Lione a maggio contro Francisco Cerundolo, è diventato il più giovane francese a vincere un torneo ATP da un tale Gael Monfils nel 2005. Questa volta, però, speriamo che Italia vs Francia sorrida a noi.

Il programma di oggi degli italiani

  • Sinner-Sonego (ore 17 Louis Armstrong)
  • Berrettini-Rinderknech (Secondo match dalle 17 - Campo 5) 
  • Arnaldi-Fils (Terzo match dalle 17 - Campo 10)
  • Bronzetti-Lys (Secondo match dalle 17 - Campo 10)
  • Trevisan-Vondrousova (Secondo match dalle 17 - Grandstand)

 

Dove vedere gli US Open 2023

Gli US Open 2023 verranno trasmessi da SuperTennis, canale 212 del pacchetto Sky. Per i clienti Sky, possibile la visione in streaming con SkyGo. Risultati, aggiornamenti live, statistiche, approfondimenti e video anche su Sky Sport 24, sull'App di Sky Sport e sul sito internet skysport.it.