Madrid celebra Nadal, l'omaggio è emozionante: "Avventura pazzesca"

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Barbara Grassi

Omaggio da brividi per Rafael Nadal dopo l'ultima partita in carriera al Madrid Open. Celebrato con un trofeo e la standing ovation del pubblico, lo spagnolo si è commosso davanti ai cinque striscioni celebrativi dei cinque successi alla Caja Magica: "È un giorno difficile, ma il mio corpo mi ha mandato segnali per tanto tempo. Sono contento di aver terminato sul campo la mia avventura qui, l'emozione di giocare davanti a voi la porterò con me per sempre"

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Eravamo pronti ai saluti finali di Rafa Nadal a Madrid? Certamente no. Anche perché le tre vittorie, tra cui quella contro il numero 11 del mondo De Minaur che gli aveva appena dato un dispiacere a Barcellona, avevano mostrato a tratti un buon livello, anche se ancora lontanissimo dai momenti migliori. E invece è toccato al talentuoso 22enne ceco Jiri Lehecka risvegliarci dall’illusione di rivederlo chissà addirittura in fondo dal torneo. Il torneo di casa, il più importante in Spagna. Lehecka non ha mai nascosto l’ammirazione per Roger Federer, ma anche lui, come tutti i presenti e quelli che assistevano in tv, avrà provato emozioni forti. Perché Rafa Nadal ha, come lo svizzero, un posto nell’Olimpo del tennis. Per quello che ha vinto, 92 titoli di cui 22 Slam, ma anche per l’esempio di carattere, cuore, voglia di migliorarsi sempre. Ma anche per aver portato il tennis, insieme all’amico Federer e al grande rivale Djokovic, a livelli sia di popolarità che economici mai così alti. Superfluo parlare di questa ultima partita alla Caja Magica, persa 7-5 6-4, in cui comunque Nadal ha lottato come sempre fino alla fine. 

Il vero addio al tennis

Le emozioni finali sono state troppo forti e sono state le vere protagoniste. Insieme, naturalmente, a questo ragazzo di Manacor di quasi 38 anni che in questa serata indimenticabile abbiamo applaudito e per cui ci siamo commossi. Anche nel vedere le lacrime di mamma Ana Maria, della sorella Maria e Isabel e di sua moglie Xisca. Anche un guerriero come il Cholo Simeone aveva gli occhi lucidi. Rafa ha provato ad alleggerire l’atmosfera dicendo "Era una broma, el año que viene vuelvo". Era uno scherzo, torno l’anno prossimo... Non è stato comunque questo il vero addio perché Nadal vuole e cercherà disputare qualche altro torneo. Quelli che sono stati i più importanti nella sua carriera. A cominciare dagli Internazionali d’Italia, dove ha trionfato 10 volte. La prima nel 2005, dopo la battaglia di 5 ore e 14 minuti contro l’argentino Coria. L’ultima nel 2021 contro Djokovic. Dopo Roma ci sarà il Roland Garros. Il torneo dove ha vinto di più, 14 titoli. Ma a Parigi si gioca 3 set su 5. E allora saranno ancora più determinanti le sensazioni dell’ultimo momento. Per decidere se avrà più senso salutare con o senza la racchetta in mano.