Djokovic: "Mancanza di coerenza da autorità antidoping"

Tennis

Novak Djokovic e Carlos Alcaraz hanno detto la loro sulla vicenda della positività al Clostebol di Jannik Sinner, poi dichiarato innocente da un’indagine da parte della International Tennis Integrity Agency

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Novak Djokovic chiede "protocolli chiari" e "approcci standardizzati" ai casi di doping nel tennis. "Capisco la frustrazione dei giocatori per la mancanza di coerenza - ha detto Nole, a New York per difendere il titolo degli US Open conquistato 12 mesi fa -. Da quanto ho capito, il caso Sinner è stato risolto nel momento in cui è stato annunciato. Ma credo che siano passati cinque o sei mesi da quando la notizia (dei test positivi) è stata comunicata a lui e al suo team. Sono i casi come questo il motivo per il quale abbiamo fondato la PTPA (Professional Tennis Players Association), che sostiene protocolli equi, chiari per approcci standardizzati a questo tipo di casi in modo che ogni giocatore, a prescindere dal suo ranking, dal suo status o dal suo profilo, sia in grado di ottenere lo stesso tipo di trattamento". 

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“Se lasciano che Jannik giochi, c'è un motivo – ha commentato Carlos Alcaraz -. Hanno detto che è innocente e questo è tutto quello che so e che posso dire".