Sinner prima dello Us Open: "Ultimo periodo non facile, ma io non ho fatto nulla di male"

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Il numero 1 al mondo è già a New York dove martedì 27 agosto esordirà contro Mackenzie McDonald. Per l’azzurro giorni non semplici dopo il caso della contaminazione da clostebol e l'assoluzione: "Non era semplice, adesso sono felice e ringrazio Vagnozzi e Cahill che mi hanno tenuto su di morale", le sue parole a Sky Sport. Poi in conferenza aggiunge: "So che non ho fatto nulla di male, felice che sia finita ma la preparazione non è stata l'ideale"

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Jannik Sinner si lascia alle spalle il caso doping, da cui è stato immediatamente scagionato, ed è già a New York per l’ultimo Slam dell’anno. Il suo esordio allo Us Open sarà il prossimo 27 agosto contro Mackenzie McDonald: l’azzurro arriva a questo appuntamento dopo la vittoria a Cincinnati e lo fa da numero 1 al mondo. Resterà in vetta alla classifica anche dopo lo Slam americano. Ecco le sue parole nell'intervista a Sky Sport al nostro inviato a New York, Paolo Aghemo.

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Sinner, la ricostruzione della vicenda

Come arrivi a questo torneo e come hai gestito queste settimane un po’ turbolente?

"Sono successe un po’ di cose ultimamente, ma sono contento di essere qua e di giocare l’ultimo slam dell’anno. Forse è il torneo più importante da qui a fine anno, spero di arrivare libero. Non era semplice l’ultimo periodo ma sono felice di Simone, Darren e tutto il team che mi ha tenuto su di morale, io ho provato a fare del mio meglio, io più di così non potevo fare".

 

McDonald l'hai già battuto, ma quanta forza ci vuole a livello mentale?

"Lavoro allenandomi tutti i giorni per fare il meglio e divertirmi in campo il più possibile. Tre anni fa ero diverso, ero un ragazzino, ora sono consapevole di molte cose, come funzionano. Queste cose mi servono per far bene in campo. Ogni partita fa storia sé, lui sta giocando un ottimo tennis quindi devo stare molto attento e spero di fare una bella partita".

"Non è stata la preparazione ideale per lo Us Open"

Lo stesso Sinner ha poi aggiunto in conferenza stampa: "Non è certo la vigilia ideale per uno Slam, ma so che non ho fatto niente di male. Ho già giocato con questo nella testa e non è andata male. È un sollievo essere stato assolto, cercherò di fare il meglio in questo torneo. È stato un processo lungo, ho dovuto farci i conti per mesi. Ho dovuto prendere decisioni difficili in base all'esito. Ci sono date che devi rispettare durante il procedimento, non puoi decidere quando la notizia viene fuori e quando no. Felice che sia finita, è un sollievo per me per il mio team. Chiaramente per questo motivo la preparazione per lo Us Open non è stata la migliore".

"Naldi e Ferrara? Non sento più la fiducia"

Su Naldi e Ferrara, rispettivamente fisioterapista e preparatore atletico, che non fanno più parte dello staff di Jannik Sinner: "Per prima cosa voglio dire che hanno avuto un ruolo notevole nella mia carriera. Abbiamo lavorato insieme due anni, abbiamo fatto un lavoro incredibile insieme, con grandi successi. Ora per via di questi errori non sento più la fiducia per continuare con loro". Tornando sul processo: "Quando siamo stati informati della positività, la prima cosa che abbiamo fatto è stata provare a capire quale fosse la sostanza. Abbiamo chiesto a Umberto, perché è quello che conosce bene queste cose. Ha capito subito che si trattava del suo spray, e come era finito nel mio organismo. Ha spiegato tutto subito ai giudici, per questo ho potuto continuare a giocare. Naturalmente dietro le quinte dovevamo anche cercare di capire cosa sarebbe potuto succedere in futuro ma se ho potuto giocare è stato perché hanno creduto in me, in noi". Certo, ha aggiunto, "ero preoccupato perché era la prima volta che mi succedeva, e spero che sia l'ultima. C'è anche da considerare la concentrazione, 0.000000001, ci sono tanti zeri prima di arrivare all'uno. Ma ero preoccupato perché metto sempre molta attenzione a queste cose, sono attento, corretto in campo". 

"Chi mi conosce sa che non farei mai qualcosa contro le regole"

Infine Sinner ha parlato anche delle possibili conseguenze dal punto di vista della reputazione, dell'immagine che può derivargli dopo questa vicenda. "Ho continuato a giocare perché so di non aver fatto niente di male, di essere sempre stato un giocatore pulito. Chiaramente questa notizia può cambiare qualcosa ma chiunque mi conosca bene sa che non farei mai qualcosa contro le regole. Rimane un momento molto duro per me e per il mio team. Qui capisco anche chi sono i miei amici e chi no. Per la reputazione vedremo, non è una cosa che posso controllare".

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