Gabriele Piraino e la vita da sparring partner a Torino: "Mi alleno con i campioni"

Singolaristi, doppisti e… sparring. Alle Atp Finals di Torino ci sono due ‘anime’ che coesistono, tra chi vive il torneo da protagonista e chi lo vive al servizio dei protagonisti. Sono gli sparring partner, tennisti – quasi sempre molto giovani – che negli allenamenti consentono ai giocatori in gara di simulare situazioni di gioco e mantenere alto il ritmo e la qualità della preparazione. Si tratta di ragazzi scelti dagli organizzatori e tra quelli presenti quest’anno a Torino c’è anche Gabriele Piraino. Palermitano, classe 2003 e n. 351 della classifica mondiale, Gabriele è l’unico sparring mancino delle Atp Finals 2025. Con la presenza in tabellone di Ben Shelton, infatti, il settore tecnico della Fitp è andato alla ricerca di uno sparring mancino e come nel 2022, quando a Torino c’era Rafael Nadal, la scelta è ricaduta su Piraino. “La vita da sparring è al servizio degli altri, bisogna calarsi in questa veste”, racconta Gabriele. “Occorre adattarsi alle preferenze dei giocatori, per campi e orari. Vivere un torneo da sparring è diverso, con una prospettiva nuova. Lo faccio, però, con grande gioia, ringraziando la Fitp e l’Atp per questa seconda occasione incredibile”. Le giornate sono scandite dalle esigenze dei giocatori e dalle richieste. Ogni giorno, nel tardo pomeriggio, arriva lo schedule con gli allenamenti del giorno successivo. Come martedì, quando il palermitano ha svolto tre sedute tra il Circolo della Stampa Sporting e l’Inalpi Arena. Una giornata iniziata alle 10.15 con Lorenzo Sonego, proseguita alle 12.30 con Sasha Bublik e conclusa alle 15 con Felix Auger-Aliassime. “Fa un effetto incredibile perché sono i migliori giocatori dello sport che amo”, prosegue. “Mi sento fortunato a vedere come si muovono in campo e fuori”. La Serie A1 a Palermo e la sveglia alle 3.30 Un’esperienza diversa per Gabriele, che nei giorni scorsi ha ricevuto la chiamata di Paolo Lorenzi per volare a Torino, cambiando rapidamente la sua programmazione. L’azzurro, infatti, avrebbe visto protagonista dovuto disputare i tornei Itf di Valencia e San Gregorio di Catania. Già, perché il tennista durante l’anno gira nel circuito minore, tra Itf e tornei Challenger. Allenato da Paolo Cannova , Daniele Capecchi e seguito dal preparatore atletico Piero Intile, Piraino ha vinto quest’anno quattro titoli Itf: Antalya , Pula, Gubbio e Wetzlar . E nonostante gli impegni internazionali, non ha mai trascurato la Serie A1 con il suo circolo, il CT Palermo. Un appuntamento che non ha saltato anche durante le Atp Finals. Dopo i primi allenamenti a Torino , Piraino è volato a Palermo sabato sera per giocare, l’indomani, l’ultima giornata della Serie A1, contro il Match Ball Firenze. Risultato finale 6-0, con la vittoria di Gabriele in singolare su Martin Tiffon in meno di un’ora. Poi la sveglia lunedì alle 3.30 per tornare in Piemonte. “È stato un weekend impegnativo”, ammette. “Sarei voluto restare a Torino, ma avevo un impegno con il mio circolo che ringrazio sempre per il supporto”. Il sogno dell’allenamento con Sinner Per Piraino c'era anche un sogno nel cassetto: allenarsi con Jannik Sinner. E l'ha realizzato. L’azzurro affronterà venerdì Ben Shelton, mancino come Gabriele. E lo sparring prescelto è proprio lui. “Da quando è uscito il girone penso solo a quello”, racconta. Poi aggiunge: “Jannik, Musetti, Berrettini e tutti gli altri italiani ai vertici sono degli esempi, aiutano noi che abbiamo una classifica più bassa a crederci sempre e aspirare a raggiungere traguardi sempre più importanti”. Una crescita che passa anche da esperienze come quella di Torino, con l’obiettivo di raccogliere segreti e stimoli dai migliori.

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Giovanni Mazzola