Giani, grande tra i grandi. E' nella Hall of Fame

Tappeto rosso - Occhi che hanno pianto, che hanno gioito, che hanno raccontato la storia della pallavolo e la pallavolo lo ha voluto premiare. Entrerà nella storia Andrea Giani, entrerà nella Hall of fame. Solo Andrea Gardini prima di lui ci era riucito. Il merito? Esser stato il giocatore più duttile nell'era della specializzazione: in campo ha saputo giocare in qualsiasi ruolo. In america lo applaudiranno come ha fatto il pubblico di Firenze nel giorno dell'addio al volley. 

Cinque scudetti per il Giangio e con la nazionale tre mondiali, quattro europei, sette World League e cinque Olimpiadi giocate, gli è mancato solo l'oro Giochi. Ma adesso l'Hall of Fame gli darà un'emozione da oro olimpico. Un'emozione che lo travolgerà come lo ha travolto l'amore per il volley. Per lui lo sport era nel dna il padre infatti era prima voga dell'otto italiano ai Giochi di Tokyo. Andrea ha saputo diventare grande tanto da meritare il titolo di cavaliere della repubblica per meriti sportivi. stanotte da questi occhi scenderanno ancora lacrime, questa volta di gioia.

La Hall of Fame - L'espressione inglese Hall of Fame, che significa letteralmente "sala della fama", viene usata per indicare un insieme di soggetti che si sono particolarmente distinti in uno specifico campo di attività, per esempio in uno sport o in un genere musicale. La prima Hall of Fame fu la Hall of Fame for Great Americans (la Hall of Fame dei grandi americani), creata dall'Università di New York nel 1900. Concetto opposto, è invece la Hall of Shame (la "sala della vergogna"), riservata a coloro che si sono distinti in modo particolarmente negativo.