Velasco alla corte di Juan Carlos ha ancora fame di vittorie

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Dopo i successi con l'Italia Julio Velasco vuole tornare a vincere alla guida di una nazionale: quella spagnola
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L'argentino, appena nominato ct degli iberici, ha le idee chiare: "Volevo allenare una nazionale e ho avuto la fortuna che la Spagna mi abbia chiamato, ma non devo difendere il titolo europeo". GUARDA IL VIDEO

Alla corte di re Juan Carlos, Julio Velasco avrà quattro anni per riprendere la costruzione di una grande nazionale. Quella Spagnola, già campione d'Europa nel 2007. Farà quello che gli riesce meglio, costruire pallavolo, per l'appunto. Come fece a Modena per quattro anni dal 1985 all'89' portando a casa quattro scudetti, e dall'89 al 96' con la Nazionale Italiana, vincendo tutto meno l'Olimpiade. Il presidente della federvolley Agustìn Martìn Santos aveva detto di volere un altro grande sulla panchina della Spagna dopo Andrea Anastasi.Due storie perfettamente speculari: da un lato Velasco, partito dall'Italia per giungere in Spagna; dall'altro Anastasi, tornato a sedersi sulla panchina azzurra dopo aver vinto l'Europeo con le Furie Rosse. Si incontreranno da avversari, l'Italia dell'italiano e la Spagna dell'argentino.

"Volevo allenare una nazionale e ho avuto la fortuna che la Spagna mi abbia chiamato". Sono state le prime parole da neo ct della Spagna ( contrattato fine al 2012). Gli spagnoli hanno il "problema" di confermarsi dopo l'oro europeo conquistato nel 2007: "Non devo difendere questo titolo della nazionale, io ho vinto molto e le sfide le affronto per gli altri - ha detto il tecnico argentino - L'ambizione che mi ha sempre animato nella vita è fare quello che mi piace, e non occupare il posto più importante".

Velasco torna a sorridere dopo un'esperienza fatta di alti e bassi a Montichiari, chiusa bruscamente al termine della scorsa stagione. Da Montichiari è cominciata anche la stagione presente di Modena, la squadra che lanciò Velasco e che è stata strappata dalle mani di Andrea Giani, uno dei suoi giocatori imbattibili in maglia azzurra. A Giani, Velasco potrebbe rivolgere con affetto una sua frase di qualche anno fa: chi vince festeggia, chi perde spiega. La disse, naturalmente, quando era ora di spiegare.