Brasile, orgoglio gay: Michael è la bandiera del Futuro
VolleyIl giocatore del Volei Futuro di San Paolo, impegnato nei play off per il titolo, è omosessuale dichiarato. Per questo nella semifinale con il Cruzeiro i tifosi avversari l'hanno insultato pesantemente. Un caso che sta indignando il Paese. I VIDEO
di Emiliano Guanella
da Rio de Janeiro (Brasile)
Non deve essere stato facile per lo schiacciatore Michael Pinto dos Santos giocare in un palazzetto dello sport con duemila tifosi avversari che gli gridavano “gay” e altri epiteti ancor più pesanti (bicha bicha bicha, l'equivalente di frocio...) ogni volta che toccava il pallone. Il caso del pallavolista titolare nel Volei Futuro di Aracatuba, squadra della serie A del campionato brasiliano impegnata alle semifinali per la lotta al titolo, ha fatto molto scalpore. Suscitando un coro di indignazione e di solidarietà in tutto il Paese.
Tutto è successo nella prima gara contro il Cruzeiro di Contagem, nello stato di Minas Gerais. Ogni volta che Michael andava in battuta, tutto il palazzetto lo insultava in coro per la sua inclinazione sessuale. Un caso di omofobia chiarissimo e vergognoso, condannato dai colleghi, dalla stampa e dalla società Volei Futuro che ha presentato una denuncia presso la commissione disciplinare della CBV, la federazione brasiliana di pallavolo.
Il giorno dopo, Michael ha parlato con i giornalisti, spiegando la sua indignazione. “Non ho mai nascosto né dichiarato ai quattro venti la mia omosessualità perché credo che non ci sia nulla di anormale. La gente che mi conosce lo sa e questo non mi ha mai creato dei problemi; per i tifosi, per i miei compagni, per la società quello che conta è il mio impegno e la professionalità, non certo quello che faccio fuori dal campo. La cosa che mi ha colpito di più è che non si trattava di una banda di ragazzi esaltati, ma di un palazzetto dello sport pieno come un uovo, con famiglie intere, genitori con i loro bambini, tutti a insultarmi, come se fossi un marziano. È incredibile che succedano queste cose nel 2011”. In Brasile esistono leggi molto severe contro la discriminazione, il caso potrebbe finire anche davanti alla giustizia amministrativa. La partita è finita con una vittoria del Cruzeiro per 3 set a 1.
Una settimana dopo si è giocata la gara di ritorno. Nel piccolo stadio di Aracatuba, i tifosi del Volei Futuro hanno preparato un’accoglienza calorosa per Michael. Al fischio iniziale hanno esposto un’enorme bandiera con la scritta “No ai pregiudizi” e hanno lanciato un centinaio di palloncini di color rosa. Il libero della squadra paulista ha indossato una maglietta con i colori dell’arcobaleno, simbolo della comunità omosessuale.
Forte dell’appoggio della sua torcida, Michael ha giocato molto bene e il Futuro ha vinto 3 set a 1, pareggiando quindi il conto con il Cruzeiro. Ora si andrà a una terza e decisiva partita di spareggio, di nuovo a Minas Gerais. “Non pensavo – ha detto Michael - che quanto successo potesse avere tanta ripercussione in tutto il Paese. Non cercavo certo pubblicità, ma devo dire che se tutto ciò servirà a combattere il razzismo e l’omofobia, allora sono contento, sento di aver fatto, in qualche modo, la mia parte”.
da Rio de Janeiro (Brasile)
Non deve essere stato facile per lo schiacciatore Michael Pinto dos Santos giocare in un palazzetto dello sport con duemila tifosi avversari che gli gridavano “gay” e altri epiteti ancor più pesanti (bicha bicha bicha, l'equivalente di frocio...) ogni volta che toccava il pallone. Il caso del pallavolista titolare nel Volei Futuro di Aracatuba, squadra della serie A del campionato brasiliano impegnata alle semifinali per la lotta al titolo, ha fatto molto scalpore. Suscitando un coro di indignazione e di solidarietà in tutto il Paese.
Tutto è successo nella prima gara contro il Cruzeiro di Contagem, nello stato di Minas Gerais. Ogni volta che Michael andava in battuta, tutto il palazzetto lo insultava in coro per la sua inclinazione sessuale. Un caso di omofobia chiarissimo e vergognoso, condannato dai colleghi, dalla stampa e dalla società Volei Futuro che ha presentato una denuncia presso la commissione disciplinare della CBV, la federazione brasiliana di pallavolo.
Il giorno dopo, Michael ha parlato con i giornalisti, spiegando la sua indignazione. “Non ho mai nascosto né dichiarato ai quattro venti la mia omosessualità perché credo che non ci sia nulla di anormale. La gente che mi conosce lo sa e questo non mi ha mai creato dei problemi; per i tifosi, per i miei compagni, per la società quello che conta è il mio impegno e la professionalità, non certo quello che faccio fuori dal campo. La cosa che mi ha colpito di più è che non si trattava di una banda di ragazzi esaltati, ma di un palazzetto dello sport pieno come un uovo, con famiglie intere, genitori con i loro bambini, tutti a insultarmi, come se fossi un marziano. È incredibile che succedano queste cose nel 2011”. In Brasile esistono leggi molto severe contro la discriminazione, il caso potrebbe finire anche davanti alla giustizia amministrativa. La partita è finita con una vittoria del Cruzeiro per 3 set a 1.
Una settimana dopo si è giocata la gara di ritorno. Nel piccolo stadio di Aracatuba, i tifosi del Volei Futuro hanno preparato un’accoglienza calorosa per Michael. Al fischio iniziale hanno esposto un’enorme bandiera con la scritta “No ai pregiudizi” e hanno lanciato un centinaio di palloncini di color rosa. Il libero della squadra paulista ha indossato una maglietta con i colori dell’arcobaleno, simbolo della comunità omosessuale.
Forte dell’appoggio della sua torcida, Michael ha giocato molto bene e il Futuro ha vinto 3 set a 1, pareggiando quindi il conto con il Cruzeiro. Ora si andrà a una terza e decisiva partita di spareggio, di nuovo a Minas Gerais. “Non pensavo – ha detto Michael - che quanto successo potesse avere tanta ripercussione in tutto il Paese. Non cercavo certo pubblicità, ma devo dire che se tutto ciò servirà a combattere il razzismo e l’omofobia, allora sono contento, sento di aver fatto, in qualche modo, la mia parte”.