Nella World Cup di volley (vinta dalla Russia) la formazione di Berruto concede un parziale al modesto Iran e finisce in svantaggio nel quoziente set rispetto al Brasile, che ha vinto 3-0 contro il Giappone ottenendo la qualificazione ai Giochi. I VIDEO
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A Tokyo l'Italia ha battuto l'Iran 3-1 (parziali 25-13, 25-17, 20-25, 25-18 ) nella World Cup
maschile di pallavolo. Gli azzurri, a 24 punti in classifica, non ottengono però il pass olimpico per Londra 2012. Intanto la Russia ha conquistato la vittoria finale nella World Cup battendo nell'ultima sfida del torneo la Polonia di Andrea Anastasi 3-2 (25-22, 23-25, 25-22, 17-25, 17-15). Entrambe le nazionali erano già qualificate per le Olimpiadi.
di Tommaso Liguori
Come per il torneo femminile, anche per l'Italia maschile il risultato finale della coppa del mondo di volley in Giappone si è deciso all'ultimo pallone con i padroni di casa arbitri del nostro destino. I nipponici, però, questa mattina non sono riusciti a ripetersi. Mentre nell'ultima giornata del torneo femminile le asiatiche, battendo gli Stati Uniti, hanno regalato la medaglia d'oro per la seconda volta consecutiva alle ragazze allenate da Massimo Barbolini, oggi, nell'ultima giornata del torneo maschile, gli asiatici non sono riusciti a regalarci il terzo posto in classifica e la qualificazione diretta ai giochi olimpici di Londra.
Dopo la vittoria dei ragazzi di Mauro Berruto contro l'Iran per 3 a 1, per noi serviva un vero e proprio miracolo per scavalcare il Brasile in classifica; dovevamo sperare nella vittoria o nella sconfitta al tie-break dei padroni di casa contro i sudamericani allenati da Bernardinho. Invece, il Brasile che è sceso in campo conoscendo il risultato dell'Italia, non si è lasciato sfuggire l'occasione e ha vinto con un netto 3 a 0. Così, alla fine, siamo arrivati quarti alle spalle della Russia, della Polonia e del Brasile che ha chiuso con un miglior quoziente set rispetto al nostro. Una beffa visto che nello scontro diretto abbiamo battuto i sudamericani al tie-break.
La verità è che l'Italia in questa coppa del mondo ha commesso tanti errori. Nella gara persa contro Cuba non è riuscita a far prevalere la propria superiorità tecnica e tattica con i caraibici bravi a incanalare l'incontro sul piano fisico dove sono nettamente superiori. Contro la Polonia, invece, dopo due set perfetti in battuta e a muro abbiamo evidenziato dei problemi tattici perchè non siamo riusciti a prendere le dovute contromisure dopo l'inserimento in attacco di Jarosz. Il nostro muro ha smesso di funzionare e nella distribuzione del gioco Dragan Travica ha sbagliato a non affidarsi ai primi tempi dei nostri due centrali Luigi Mastrangelo e Alessandro Fei insistendo troppo su Michal Lasko e Cristian Savani.
Lungo il cammino di questo lungo e faticoso torneo, poi, abbiamo lasciato troppi set per strada; ben quattro contro Stati Uniti, Serbia, Argentina e Iran. Un vero peccato perchè avevamo la qualificazione ai giochi di Londra in pugno e, adesso, dovremo passare per i tornei di qualificazione in programma nel 2012. Per la cronaca la medaglia d'oro è andata alla Russia, che ha piegato al tie-break la Polonia. Un successo meritato quello della nazionale di Alekno, l'unica ad aver subito una sola sconfitta contro le tre di Polonia, Brasile e Italia.
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di Tommaso Liguori
Come per il torneo femminile, anche per l'Italia maschile il risultato finale della coppa del mondo di volley in Giappone si è deciso all'ultimo pallone con i padroni di casa arbitri del nostro destino. I nipponici, però, questa mattina non sono riusciti a ripetersi. Mentre nell'ultima giornata del torneo femminile le asiatiche, battendo gli Stati Uniti, hanno regalato la medaglia d'oro per la seconda volta consecutiva alle ragazze allenate da Massimo Barbolini, oggi, nell'ultima giornata del torneo maschile, gli asiatici non sono riusciti a regalarci il terzo posto in classifica e la qualificazione diretta ai giochi olimpici di Londra.
Dopo la vittoria dei ragazzi di Mauro Berruto contro l'Iran per 3 a 1, per noi serviva un vero e proprio miracolo per scavalcare il Brasile in classifica; dovevamo sperare nella vittoria o nella sconfitta al tie-break dei padroni di casa contro i sudamericani allenati da Bernardinho. Invece, il Brasile che è sceso in campo conoscendo il risultato dell'Italia, non si è lasciato sfuggire l'occasione e ha vinto con un netto 3 a 0. Così, alla fine, siamo arrivati quarti alle spalle della Russia, della Polonia e del Brasile che ha chiuso con un miglior quoziente set rispetto al nostro. Una beffa visto che nello scontro diretto abbiamo battuto i sudamericani al tie-break.
La verità è che l'Italia in questa coppa del mondo ha commesso tanti errori. Nella gara persa contro Cuba non è riuscita a far prevalere la propria superiorità tecnica e tattica con i caraibici bravi a incanalare l'incontro sul piano fisico dove sono nettamente superiori. Contro la Polonia, invece, dopo due set perfetti in battuta e a muro abbiamo evidenziato dei problemi tattici perchè non siamo riusciti a prendere le dovute contromisure dopo l'inserimento in attacco di Jarosz. Il nostro muro ha smesso di funzionare e nella distribuzione del gioco Dragan Travica ha sbagliato a non affidarsi ai primi tempi dei nostri due centrali Luigi Mastrangelo e Alessandro Fei insistendo troppo su Michal Lasko e Cristian Savani.
Lungo il cammino di questo lungo e faticoso torneo, poi, abbiamo lasciato troppi set per strada; ben quattro contro Stati Uniti, Serbia, Argentina e Iran. Un vero peccato perchè avevamo la qualificazione ai giochi di Londra in pugno e, adesso, dovremo passare per i tornei di qualificazione in programma nel 2012. Per la cronaca la medaglia d'oro è andata alla Russia, che ha piegato al tie-break la Polonia. Un successo meritato quello della nazionale di Alekno, l'unica ad aver subito una sola sconfitta contro le tre di Polonia, Brasile e Italia.
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