Morte Bovolenta, indagati due medici sportivi
VolleyL'atleta soffriva di una coronaropatia aterosclerotica severa e non avrebbe dovuto giocare. Destinatari dell'avviso di chiusura delle indagini sono due medici che nel 2011 rilasciarono a Bovolenta i certificati di idoneità sportiva agonistica
Due medici sportivi sono indagati per omicidio colposo dalla procura di Macerata per la morte di Vigor Bovolenta, il pallavolista della Volley Forlì deceduto il 24 marzo 2012 durante una partita di B2 con la Lube. L'atleta soffriva di una coronaropatia aterosclerotica severa, e non avrebbe dovuto giocare.
Destinatari dell'avviso di chiusura delle indagini, anticipa oggi il Resto del Carlino, sono due medici di Forlì e Meldola, che nel 2011 rilasciarono a Bovolenta i certificati di idoneità sportiva agonistica. I due sanitari indagati hanno 20 giorni di tempo per presentare una memoria o chiedere di essere sentiti dai magistrati. Dovranno giustificare quei certificati di idoneità, rilasciati ad un atleta che già nella stagione 1997-98, quando militava nel Ferrara, era stato costretto a fermarsi per tre mesi e mezzo a causa di un'aritmia cardiaca. In seguito il problema non si era più ripresentato, il ritmo cardiaco si era stabilizzato, e - così ha sempre sostenuto la società per cui Bovolenta era tesserato - i controlli medici cui era stato sottoposto nel tempo avevano sempre dato esito negativo.
Destinatari dell'avviso di chiusura delle indagini, anticipa oggi il Resto del Carlino, sono due medici di Forlì e Meldola, che nel 2011 rilasciarono a Bovolenta i certificati di idoneità sportiva agonistica. I due sanitari indagati hanno 20 giorni di tempo per presentare una memoria o chiedere di essere sentiti dai magistrati. Dovranno giustificare quei certificati di idoneità, rilasciati ad un atleta che già nella stagione 1997-98, quando militava nel Ferrara, era stato costretto a fermarsi per tre mesi e mezzo a causa di un'aritmia cardiaca. In seguito il problema non si era più ripresentato, il ritmo cardiaco si era stabilizzato, e - così ha sempre sostenuto la società per cui Bovolenta era tesserato - i controlli medici cui era stato sottoposto nel tempo avevano sempre dato esito negativo.