Svanisce il sogno, Italia in lacrime: la Cina va in finale

Volley
Troppo forte la Cina per l'Italia di Bonitta

Non è bastato il cuore alle ragazze di Bonitta che perdono nella semifinale mondiale 3-1 dopo aver combattuto fino al 30-28 del quarto set. La Cina, più precisa in ricezione, giocherà per il titolo contro gli Usa

Sfuma sul più bello il sogno delle ragazze del volley di andarsi a giocare il titolo mondiale davanti al pubblico di Milano. L'Italia perde 3-1 (25-21, 25-20, 20-25, 30-28) contro la Cina e dovrà accontentarsi di giocare la finale per il 3° e 4° posto contro il Brasile. Resta il rammarico per aver impiegato ben due set, il primo e il secondo lasciato alle cinesi, prima di vedere la vera Italia, quella ammirata nelle scorse partite e fino a questo punto del Mondiale. Nel terzo set le ragazze di Bonitta hanno mostrato il loro solito gioco riuscendo ad allungare il match al quarto parziale dove l'equilibro l'ha fatto da padrone e la ricezione delle cinsei ha, invece, fatto la differenza in un infinito 30-28. Dunque 3-1 e l'Italia non potrà giocarsi le chance per il titolo. Resta, tuttavia, il buon torneo disputato, una buona e solida base da cui ripartire per le sfide future.



L'altra semifinale - Gli Stati Uniti festeggiano e il Brasile protesta con gli arbitri al termine della prima semifinale del Mondiale di pallavolo. "Complimenti agli Usa, ma è un peccato per gli errori degli arbitri, nei primi due punti della partita le rotazioni delle avversarie erano sbagliate - ha sottolineato il ct brasiliano Ze Roberto, che durante la partita non le ha mandate a dire alla tedesca Heike Kraft e dopo una serie di colorite contestazioni ha rimediato un'ammonizione - Arbitri senza grande esperienza non possono dirigere partite come questa. Gli Stati Uniti hanno meritato, ma se non ci fossero stati tanti errori arbitrali, soprattutto nel secondo set, sarebbe stata una partita spettacolare".

"Roberto ha ragione, noi ci siamo confusi e c'è stato un grande errore tecnico. Gli arbitri a volte sbagliano, ma il nostro compito è giocare", ha notato in conferenza stampa al fianco del collega Karch Kiraly che, rispolverando un po' dell'italiano imparato a Ravenna negli anni '90, ha definito "un vero spettacolo" questo Mondiale in cui i suoi Stati Uniti hanno conquistato la finale. "E' stato un onore dividere il campo con una squadra leggendaria come il Brasile - ha aggiunto l'ex pallavolista, l'unico al mondo ad aver vinto l'oro olimpico sia nell'indoor sia nel beach volley -. Gli abbiamo messo molta pressione e siamo orgogliosi del risultato. Ma ci aspetta ancora un gran lavoro domani".