Eurovolley 2015, l'Italia ci riprova a dieci anni dall'ultimo successo

Volley
La nazionale italiana di pallavolo che proverà a vincere l'Europeo (Getty)
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Reduci da due finali consecutive perse, gli azzurri non vincono dal 2005. Nel 1995 era stata invece la “generazione di fenomeni” a salire sul gradino più alto del podio. Adesso tocca ai ragazzi di Blengini, reduci da una splendida Coppa del Mondo

Dall’edizione dei campionati europei in Grecia del 1995 il volley si è trasformato: sono cambiate le regole, è stato inventato il ruolo del libero, è sparito il cambio palla e anche la geografia (pallavolistica e non) è diversa da quella di vent’anni fa.  Tuttavia, dalla straordinaria nazionale di Julio Velasco a quella appena nata di Gianlorenzo Blengini, passando per i campioni d’Europa di Giampaolo Montali del 2005, gli azzurri sono stati spesso protagonisti agli Europei vincendoli per ben quattro volte (1995, 1999, 2003, 2005).
 

La generazione di fenomeni a Eurovolley 1995 – L’irripetibile nazionale di pallavolo italiana, guidata da Julio Velasco, è reduce dal successo mondiale del 1994. In Grecia gli azzurri si qualificano al primo posto nel girone, battono la Jugoslavia 3-1 in semifinale e poi l’Olanda per 3-2 nel remake della finale mondiale giocata appena un anno prima. Era l’Italia di Zorzi, Bernardi, Giani, Cantagalli e tanti altri fuoriclasse appartenenti alla cosiddetta “generazione di fenomeni” che ha dominato in campo internazionale per buona parte degli anni ’90.


L’Italia di Montali
nel 2005 – A distanza di 24 anni, l’Italia (insieme a Serbia e Montenegro) torna ad ospitare la massima competizione continentale. Dopo il successo del 1995, gli azzurri, che si erano imposti anche nel 1999 e nel 2003, si presentano all’Europeo da campioni in carica a grandi favoriti insieme a Serbia-Montenegro e Russia.  L’Italia di Montali affronta proprio Serbia-Montenegro in semifinale vincendo al tie-break . In finale, a Roma, arriva la fortissima Russia di Sergey Tetyukhin e del gigante Aleksej Kazakov. Al termine di una partita entusiasmante, gli azzurri si impongono, ancora al tie-break, per 3-2. È l’ultima grande competizione vinta dalla nazionale che poteva contare su campioni del calibro di Papi, Mastrangelo, Fei, Vermiglio, Cisolla e tanti altri.


Gli azzurri a Eurovolley
2015 – Il ricambio generazionale tra l’Italia di Velasco e quella di Montali era stato relativamente semplice. La presenza di talenti come Papi, Mastrangelo e Sartoretti hanno favorito la  transizione tra gli anni ’90 e il nuovo millennio. Lo stesso non si può dire per quanto riguarda il ricambio generazionale tra l’ultima grande Italia dello scorso decennio e quella attuale. Dopo anni difficili (con due finali europee perse nel 2011 e nel 2013) e le dimissioni di Berruto poco prima della Coppa del Mondo 2015, Gianlorenzo Blengini ha provato a costruire un’Italia con un mix di giovani, esperti e oriundi. Dal giovanissimo palleggiatore Giannelli (che non era ancora nato quando l’Italia di Velasco vinceva l’Europeo in Grecia) alle stelle Ivan Zaystev (figlio del grande palleggiatore russo Vjaceslav) e Osmany Juantorena (cubano naturalizzato), passando per il nuovo capitano Buti, il libero Colaci e lo schiacciatore Lanza. Nell’ultima Coppa del Mondo l’Italia si è dimostrata forte e competitiva, per questo si presenta a Eurovolley - organizzato da Italia e Bulgaria - con le semifinali come obiettivo minimo. Volendo essere particolarmente ottimisti, basterebbe ricordare che dal 1995 ogni dieci anni il gradino più alto del podio si è tinto d’azzurro…