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Volley, Zaytsev lascia il ritiro della Nazionale: addio al Mondiale

sorpresa

Stefano Locatelli

©Getty

Ivan Zaytsev non farà parte dell'Italia che giocherà i Mondiali 2022 (dal 26 agosto all’11 settembre, in diretta su Sky Sport). Lo Zar ha lasciato il ritiro dell'Italia. Il comunicato della Fipav conferma che alla base di tutto c'è la decisione tecnica di De Giorgi. Il Ct: "Scelta fatta dopo un'attenta valutazione, il giocatore ha sempre tenuto una condotta esemplare". Nel ruolo di opposto alla rassegna iridata andranno Yuri Romanò e Giulio Pinali

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Ivan Zaytsev non salirà sull’aereo che porterà la nazionale azzurra di pallavolo ai mondiali in Slovenia. E per questo ha lasciato il ritiro dell’Italia. Una notizia che ha preso tutti in contropiede e che è stata confermata dal comunicato federale nel quale, con poche righe, il CT De Giorgi parlava di scelta fatta dopo “una attenta valutazione tecnica e di squadra” sottolineando anche come il volto più famoso della pallavolo italiana abbia sempre tenuto una "condotta esemplare". Rimane che lo Zar non potrà dare il suo contributo nella prossima rassegna iridata. Un appuntamento a cui non voleva mancare, seppure non più da attore protagonista. 

L'addio ai sogni mondiali

Un ruolo inusuale per lui, quello del gregario, ma che aveva iniziato ad accettare durante l’ultima Nations League. Il titolare adesso è giusto che sia Yuri Romanò, perché il giovane schiacciatore di Piacenza i gradi se gli è guadagnati sul campo a suon di ace e schiacciate. Quello che non si aspettava invece Zaytsev era di finire nella graduatoria del CT come terzo opposto dell’Italia dietro anche a Pinali. Soprattutto dopo essere stato chiamato per le Finals di Bologna, dove aveva maturato la convinzione di poter ancora dare un contributo alla sua Nazionale. Appena arrivato in ritiro, dopo un breve seduta di pesi, la chiacchierata con il commissario tecnico. E l’addio ai sogni mondiali. E con ogni probabilità all’ultima occasione per aggiungere una medaglia che ancora manca alla sua fantastica bacheca, in cui brillano l’argento e il bronzo ai Giochi Olimpici e agli Europei. Una decisione, aldilà delle considerazioni sulle tempistiche, più che mai legittima e tutto sommato condivisibile quella del CT, perché non si può dimenticare che il gruppo dei 14 che andranno a giocarsi la rassegna iridata è lo stesso che nell’estate scorsa ci aveva fatto impazzire di gioia, vincendo un Europeo da “underdog”. E senza lo Zar in squadra. Che non ci sarà, neanche questa volta.