Venerdì a Nyon i bianconeri conosceranno il nome dell'ultimo ostacolo prima della finale di Cardiff. C'è lo spauracchio Real Madrid dello scatenato Cristiano Ronaldo, l'Atletico di Simeone e Griezmann e la Cenerentola Monaco: ecco le possibili avversarie ai raggi X
Venerdì a Nyon la Juventus conoscerà l’avversaria delle semifinali di Champions League (andata 2-3 maggio, ritorno il 9-10). L’urna svizzera riserverà alla squadra di Allegri una tra Real Madrid, Atletico Madrid o Monaco. Analizziamo ai raggi X le possibili avversarie della Juve nell’ultimo ostacolo prima della finale di Cardiff -
REAL MADRID. La squadra guidata da Zinedine Zidane ha raggiunto le semifinali di Champions per la settima volta consecutiva: mai nessuno vi era riuscito prima d’ora nella massima competizione europea. Il Real è una macchina da gol, avendone segnati ben 28 in 10 partite (2,8 di media, quasi il doppio degli 1,5 subiti). Il mattatore è ovviamente Cristiano Ronaldo, che con la tripletta al Bayern ha raggiunto 100 gol in Champions, di cui 32 fra quarti, semifinali e finale: mai nessuno come CR7 nella storia. Inoltre le merengues sono imbattute in questa edizione di Champions, dove vantano 7 vittorie e 3 pareggi. I campioni in carica sono in missione: vincere per due volte di fila la Champions è un’impresa che non è mai riuscita a nessuno finora –
STATO DI FORMA. Il Real è reduce da 10 vittorie nelle ultime 12 partite ufficiali. L’ultimo ko di Cristiano Ronaldo e compagni risale al 22 febbraio nella Liga, quando il Valencia si impose per 2-1 (con gol di Zaza), mentre per trovare una sconfitta in Champions bisogna risalire al 6 aprile 2016, con lo 0-2 incassato a Wolfsburg nell’andata dei quarti di finale. Se in attacco i blancos dilagano (34 gol segnati), in difesa ballano, come dimostrano le 17 reti subite in queste ultime 12 partite. La formazione di Zidane guida la Liga con tre punti di vantaggio sul Barça (e una partita da recuperare): a maggio potrebbe ancora avere in ballo una complicata lotta per il titolo –
COME GIOCA. Dopo qualche variante iniziale, Zidane non ha mai più abbandonato il collaudato schema 4-3-3, che gli ha consentito lo scorso anno di alzare l’undecima a San Siro. Davanti c’è la collaudata BBC, con Bale che però fa la spola con l’infermeria da inizio anno e può essere sostituito da Isco. In difesa, perso Varane per infortunio sino a metà maggio, c’è da fare i conti con lo stop di un mese di Pepe, che dopo la frattura alla costola rimediata nel derby con l’Atletico, dovrebbe riuscire a rientrare in tempo per le semifinali: in alternativa, è pronto Nacho, già in campo al Bernabeu con il Bayern -
IL CAMMINO IN CHAMPIONS. Il Real ha faticato più del previsto nel girone F, terminando secondo dietro al Borussia Dortmund con tre vittorie e altrettanti pareggi. Il momento difficile del Madrid è coinciso con la mini-crisi di Cristiano Ronaldo: il portoghese, dopo essere stato a digiuno per sei partite (zero reti dal 18/10 al 7/3) si è scatenato, segnandone cinque al Bayern ai quarti e trascinando il Real in semifinale. Al momento il suo bottino in Champions parla di 10 presenze, 7 gol e 6 assist. La squadra di Zidane è sopravvissuta anche a un ottavo di finale molto complicato con il Napoli (5-2 il punteggio complessivo), in cui la squadra di Sarri avrebbe meritato molto di più –
I PRECEDENTI CON LA JUVE. Quello con i bianconeri è un classico del calcio europeo: le due squadre, infatti, si sono affrontate ben 18 volte tra Coppa dei Campioni e Champions, la prima nel 1962 e l’ultima nel 2015. Il bilancio parla di 8 vittorie della Juve, altrettante del Real e 2 pareggi. Gli ultimi quattro scontri a eliminazione diretta (1996, 2003, 2005 e 2015) hanno visto i bianconeri eliminare le merengues, che però si sono rifatte nel 1998, vincendo 1-0 la finale di Amsterdam con gol di Mijatovic -
ATLETICO MADRID. I colchoneros hanno raggiunto per la sesta volta nella loro storia la semifinale di Champions: di queste, ben tre sono state conquistate da Diego Pablo Simeone negli ultimi quattro anni. Basterebbe questo dato per capire il grado di difficoltà nell’affrontare la ‘seconda squadra di Madrid’. Con un bilancio di 7 vittorie, 2 pareggi e una sconfitta, l’Atletico si è guadagnato il pass tra le Fab Four d’Europa grazie a una difesa d’acciaio, come dimostrano gli appena 5 gol subiti in 10 partite. In attacco ci pensa Griezmann, autore di 5 delle 13 reti fin qui segnate dagli spagnoli nella competizione -
STATO DI FORMA. L’Atletico è al terzo posto della Liga, con appena tre punti di vantaggio sul Siviglia: l’accesso diretto alla Champions potrebbe essere in discussione sino a maggio. L’ultimo ko della squadra di Simeone risale al 26 febbraio nel big-match con il Barcellona al Calderon. Da allora, i colchoneros hanno infilato una serie positiva di 7 vittorie e 4 pareggi tra Liga e Champions, riuscendo a tenere inviolata la propria porta in ben 7 occasioni -
COME GIOCA. Difficilmente il Cholo si discosta dal suo collaudato 4-4-2, dove Griezmann è il braccio armato in attacco (24 gol in 45 presenze stagionali) e Carrasco la mente pensante (14 gol e 5 assist in stagione). La soluzione di Gimenez a centrocampo garantisce maggiori possibilità di inserimento per Koke e Saul, con quest’ultimo che ha segnato il gol qualificazione a Leicester. Difficilmente l’Atletico riuscirà a recuperare Sime Vrsaljko: l’ex terzino di Genoa e Sassuolo è ancora out per un infortunio al ginocchio –
IL CAMMINO IN CHAMPIONS. Il gioco altamente speculativo dell’Atletico produce i suoi frutti in Europa, avendo vinto in questo 2016-2017 il 70% della gare disputate. Un solo ko per la squadra di Simeone, risalente allo scorso 6 dicembre, quando il Bayern si impose per 1-0 all’Allianz Arena nell’ultimo turno del girone D, vinto comunque dagli spagnoli con 15 punti. Agli ottavi, la formazione madrilena ha superato il Bayer Leverkusen (4-2 in trasferta, 0-0 al Calderon), mentre ai quarti a rimetterci le penne è stato il Leicester, punito 1-0 in trasferta e incapace di andare oltre l’1-1 al King Power Stadium –
I PRECEDENTI CON LA JUVE. I bianconeri hanno incontrato i Colchoneros 7 volte nelle competizioni europee (Champions e Coppa delle Fiere), vincendo in 4 occasioni, pareggiando in una e perdendo in 2. Per due volte le squadre si sono incrociate in un turno a eliminazione diretta e a spuntarla sono sempre stati i torinesi (1963-64 ottavi e 1964-65 semifinali di Coppa delle Fiere). L’ultimo precedente con l’Atletico coincide con la fase a gironi del 2014-15, quando la Juventus perse al Calderon 1-0 e passò il turno da seconda dopo lo 0-0 dello Stadium –
MONACO. La squadra del Principato è senza dubbio la sorpresa di questa Champions, la cosiddetta Cenerentola, utilizzando un termine caro agli americani. Il tecnico Jardim ha compiuto un autentico capolavoro, plasmando a propria immagine e somiglianza un mix frizzante di esperienza (Falcao, Raggi e Moutinho) e gioventù (Mbappè, Silva e Bakayoko). Il Monaco è una macchina da gol, come dimostrano i 90 segnati in 32 partite in Ligue 1, dove comanda a pari punti con il PSG ma con una gara da recuperare. Anche in Champions non scherza, come dimostrano le 12 reti rifilate complessivamente fra ottavi e quarti al City di Guardiola e al Borussia -
STATO DI FORMA. In Ligue 1 il Monaco è quasi imbattibile e non perde dallo scorso 18 dicembre (1-3 in casa con il Lione), tanto che delle ultime 14 gare in campo nazionale ne ha portate a casa ben 12. Stona invece il 4-1 con cui ha perso la finale di Coppa di Lega con il Paris Saint-Germain, con cui dovrà probabilmente lottare sino al termine della stagione anche per la conquista del titolo e con cui si giocherà il prossimo 26 aprile un pass per la finale di Coppa di Francia. Nella settimana delle semifinali di Champions, la squadra di Jardim rischia di avere un calendario davvero colmo di impegni -
COME GIOCA. Jardim si affida a un modulo piuttosto malleabile, avendo a disposizione molte frecce al suo arco. Il baby prodigio Mbappè (22 gol e 11 assist in stagione) e Bernardo Silva (9 gol e 10 assist) assicurano qualità ma anche quantità in attacco, mentre Falcao è il solito rapace d’area di rigore (27 gol in 36 presenze). In difesa, la cerniera parla italiano con l’ex bolognese Raggi e l’ex capitano del Toro, Glik. Sidibè, out dopo essere stato operato d’appendicite, sarà a disposizione per le semifinali: il laterale, così come Mendy, è già nel mirino dei top club europei in vista della prossima stagione -
IL CAMMINO IN CHAMPIONS. Inserito in un girone piuttosto complicato, l’E insieme a Tottenham e Bayer Leverkusen, il Monaco ha chiuso al primo posto facendo registrare solo l’ininfluente sconfitta nel turno finale con i tedeschi. Tra ottavi e quarti, la formazione del Principato si è scatenata, facendo fuori il City di Pep Guardiola e il terribile Borussia Dortmund (6-3 il punteggio complessivo) al termine di una doppia sfida fortemente condizionata dall’attentato del Signal Iduna Park -
I PRECEDENTI CON LA JUVE. Sono 4 i precedenti tra Juventus e i transalpini, con 2 successi italiani, un pareggio e una sola sconfitta, peraltro ininfluente. Un bilancio nettamente favorevole se si considera anche che, in entrambe le occasioni, i bianconeri hanno passato il turno: semifinali di Champions League nel 1998 e quarti nel 2015. Non solo: ogni volta che ha incrociato il Monaco, la Juve è poi andata in finale, perdendo in entrambe le occasioni (rispettivamente contro Real Madrid e Barcellona) -