Roma, Spalletti: "Futuro? Non è il momento"

Coppa Italia
Luciano Spalletti durante Roma-Lazio (getty)

L'allenatore giallorosso, amareggiato per l'eliminazione dalla Coppa Italia, ha fatto il punto sul suo futuro: "Ho io in mano il mio destino, ora sarà importante disputare al meglio le ultime partite della stagione". Sulla finale mancata: "Il 2-0 dell'andata ci ha condizionato, non siamo stati abbastanza pronti"

La Roma vince, ma non agguanta la finale di Coppa Italia. Il 3-2 nel ritorno della semifinale premia la Lazio, capace di contenere i giallorossi dopo il 2-0 dell’andata. Termina dunque qui la corsa al titolo nazionale per la squadra di Luciano Spalletti, che ora dovrà fare le dovute considerazioni sul suo futuro, dopo le parole abbastanza chiare delle ultime settimane (“Se non vinco me ne vado”): “Ho io in mano il mio destino, dipende da me, non dagli avversari”, ha detto l’allenatore toscano nel post partita. “Ho messo in mano il mio destino ai miei calciatori. I ragionamenti con loro vengono da un lungo periodo, secondo me bisogna fare così per arrivare carichi agli appuntamenti più importanti. Ora è chiaro che c’è un’altra linea da superare, un altro traguardo da tagliare: c’è un lavoro importante da svolgere in queste restanti partite di campionato che mancano, per conservare una posizione in classifica straordinaria e di grande riguardo. Noi quando siamo partiti l’anno scorso eravamo distanti da tutte quelle in vetta, quest’anno siamo insieme a loro e quindi complessivamente questo certifica che il lavoro è stato fatto nel modo giusto. Ora non dobbiamo disperdere energie. Per quanto riguarda il mio futuro per ora non è il momento”.

Paradosso - La Roma ha fatto registrare grandi numeri in stagione, ma si è spenta nei momenti decisivi: “Bisogna sempre prendere atto di quello che è il verdetto del campo”, ha continuato Spalletti. “Purtroppo è necessario fare una valutazione: abbiamo fatto tanti numeri, è vero, ma abbiamo sbagliato i due appuntamenti più importanti (Lione e Lazio, ndr). Stasera eravamo condizionati dal 2-0 dell’andata, dopo aver preso gol si è fatto tutto più difficile. Tutto il contorno del lavoro comunque rimane, questa Roma resta un’ottima squadra”. Sulla possibile ricaduta del ko: “Vedremo col tempo, è chiaro che dispiace uscire ma non possiamo modificare ormai il passato. Ora  stiamo attenti per il futuro. La Roma secondo me ha fatto abbastanza bene in generale, è chiaro che poi quando vieni da un risultato di svantaggio devi essere bravo, pronto e reattivo. Dovevamo evitare di subire gol alla loro prima azione offensiva, e non siamo stati prontissimi: così si vanifica una prestazione. Abbiamo lasciato degli spazi di troppo”.

Punti di domanda - Parlando del momento della Roma e del percorso in stagione, Spalletti ha fatto il punto della situazione: “Con le frasi che utilizzo devo creare l’attenzione massima nei miei giocatori, perchè è questa la mentalità che abbiamo. Dovevamo riuscire a portare a casa questa partita: i giocatori stati al gioco dell’essere fortissimi, ho appositamente reso partecipi anche loro”. E ancora: “Tutti pensano che la Roma sia forte e che debba vincere, ma se non vince che succede? Con il Lione potevamo passare il turno, siamo stati anche sfortunati; anche stasera non abbiamo avuto abbastanza personalità e attenzione negli episodi fondamentali. Come mai ci è successo? L’allenatore ci avrà pur messo del suo ed è necessario che si attribuisca delle responsabilità: dov’è il problema?”, ha concluso Spalletti.