Europei under 21, Italia-Spagna: gli azzurri possono farcela perché...

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Pellegrini e Chiesa, centrocampista e attaccante dell'Under 21 (Foto LaPresse)
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Gigi Di Biagio, dopo la qualificazione ottenuta contro la Germania, ha tre motivi per sorridere e credere nella finale. Ci sono però anche tre fattori negativi da tenere in considerazione...

Dallo spettro eliminazione al passaggio del turno come prima del girone. L'Italia si conferma, anche tra gli Under 21, come la Nazionale più imprevedibile al mondo. Può passare dalle stelle alle stalle e viceversa nel giro di pochi secondi. L'ostacolo tedesco è stato superato, ma ora ne arriva un altro, forse ancora più difficile da superare: la Spagna. Il confronto tra le due squadre arriva a tre mesi di distanza dall'ultimo precedente, disputato a Roma. Era solo un'amichevole, ma già allora gli iberici avevano mostrato il loro talento vincendo 2-1 con i gol di Saul e Mayoral, prima della rete di Pellegrini che aveva dimezzato lo svantaggio. La Spagna è l'avversaria inoltre che ci ha battuto nell'ultima finale europea disputata dagli azzurrini: era il 2013 e nel torneo di categoria in Israele le Furie Rosse si imposero con un netto 4-2. Trionfò la Spagna anche nel 1986, con la sfida che terminò ai calci di rigore, mentre 10 anni dopo l'Italia guidata da Cesare Maldini si prese la sua rivincita, sempre con i tiri dal dischetto. Sebbene quella in programma martedì sia una semifinale è arrivato il momento per i ragazzi di Gigi Di Biagio di riscattarsi nuovamente, anche per evitare che gli iberici possano conquistare il loro quinto Europeo, record attuale detenuto proprio dagli azzurri.

3 motivi per sorridere

Il match contro la Germania, oltre al risultato, ha dato tanti segnali positivi al ct della Nazionale. Il ritorno alla difesa tipo e l'impiego di falsi centravanti si sono rivelate mosse azzeccate da Di Biagio, bravo a imbrigliare i tedeschi e rendere complicate le loro marcature sui nostri giocatori. Sono tre i motivi in particolare per cui l'ex calciatore di Roma e Inter può sorridere. Il primo è la già citata difesa. Caldara, nonostante i problemi al flessore, ha offerto una prestazione da gigante e restituito solidità al reparto in coppia con Rugani. Forse troppo sbilanciato l'utilizzo contemporaneo di Barreca e Conti, due giocatori con caratteristiche molto offensive, ma in queste competizioni serve anche personalità nelle scelte e nell'atteggiamento in campo. La seconda ragione è Lorenzo Pellegrini. Il centrocampista romano, destinato a tornare a breve nella capitale, è stato forse l'azzurro più continuo da quando è iniziato l'Europeo. Anche ieri fase di copertura, regia e inserimento fatte ad altissimi livelli. Dimostra una maturità calcistica superiore all'età che ha. La terza nota positiva è rappresentato dal duo a tinte viola Bernardeschi-Chiesa: il primo si è finalmente preso la scena. Non solo per il gol, ma soprattutto per la voglia e il ruolo da leader assunto in un incontro così delicato. Il secondo invece è la sorpresa. Così come accaduto quest'anno in Serie A, piano piano sta scalando gerarchie e la sua imprevedibilità si sta rivelando un tassello fondamentale.

3 ragioni per non farlo

Se Di Biagio ha tre motivi per sorridere, ce ne sono altrettanti che potrebbero fargli presto cambiare idea. Il primo è la fisicità. L'assenza di Petagna toglie chili e centimetri a una Nazionale già molto fragile da questo punto di vista. Affidarsi in toto a 11 giocatori di grande atleticità, ma con poco peso, può essere rischioso. In particolare contro una formazione che ha proprio questo modo di giocare e che, a differenza degli azzurrini, utilizza lo stesso leitmotiv da molti più anni. Difficilmente però il centravanti dell'Atalanta resterà ancora fuori vista l'indisponibilità di Berardi. Altro fattore che svantaggia gli azzurrini infatti è il capitolo squalificati: non sarà facile rinunciare all'attaccante del Sassuolo e a Conti, considerate anche le condizioni precarie di alcuni giocatori. A complicare i nostri piani infine c'è la questione riposo. Gli spagnoli hanno avuto la possibilità di fare turnover nell'ultimo turno del girone, giocando inoltre contro la Serbia un giorno prima. Aspetto che certamente sarà da non sottovalutare in un torneo così breve.