Buffon: "Magari chiudo la carriera alla Zidane..."
CalcioA Palermo il numero uno azzurro taglierà il traguardo delle 1000 presenze: "E' soltanto la gara che segue la numero 999, il futuro dopo di me comunque è in ottime mani. Ritiro? Mi pongo obiettivi ma non ho alcuna certezza. Chissà, magari potrei chiudere l'ultima gara dando una capocciata a qualcuno"
Quella contro l'Albania sarà una gara speciale per il capitano degli azzurri, Gianluigi Buffon. Il portiere dell'Italia e della Juventus taglierà il traguardo delle 1000 presenze ufficiali in carriera anche se il numero uno della Nazionale di Giampiero Ventura non sembra essere particolarmente emozionato: "Per me quello che raggiungerò domani è un grande traguardo - ha detto il portiere a Sky Sport, alla vigilia del match contro l'Albania - posso solo dire che non ce ne saranno altre mille. E di questo sono molto felice. Non entrerò in campo con motivazioni diverse, le gare che ti regalano grandi emozioni sono sempre le prime perché hanno qualcosa di speciale, di diverso. Questa è solo la partita che segue la numero 999".
Sul ritiro - "Non so nemmeno se mi ritirerò dopo il Mondiale dell'anno prossimo, mi pongo obiettivi ma certezze non ce ne sono. Magari potrei chiudere con una testata anche io, come ha fatto Zidane... Magari darò una capocciata a qualcuno, chi lo sa... Devo leggere bene nel mio intimo e capire quello che sento. Mai dire mai, comunque. Un futuro nel calcio? Non lo so ma è gratificante sentire complimenti e carinerie da parte di ragazzi che conosco e che non conosco. A come spendere il mio tempo avrò tempo e modo per pensarci. Non sono un malinconico che pensa solo al passato né uno che brucia tutto: voglio gustarmi il presente in maniera serena e ora penso alla partita di domani, quello che sarà più avanti lo deciderò poi".
Sulla gara con l'Albania - Per pensare al ritiro c'è tempo, ora le attenzioni devono essere tutte sull'Albania di De Biasi in una serata che potrebbe rivelarsi fondamentale per la qualificazione al prossimo mondiale da giocare in Russia nel 2018: "C'è grande rispetto per l’avversario - ha aggiunto poi Buffon - non è una frase retorica. Negli ultimi due anni l'Albania ha fatto molto bene e lo hanno dimostrato anche agli ultimi Europei. Sono una squadra da temere e noi dovremo essere consapevoli delle nostre capacità. Sono contento di affrontarli e mi fa piacere che le cosiddette squadre 'materasso' negli anni siano migliorare. Ora le gare sono più combattute e c'è maggiore equilibrio". E poi un occhio anche alla Spagna, impegnata contro Israele: "Non ho alcuna ansia, solo la giusta determinazione. Per quanto riguarda me, spero che vada bene come in occasione del mio esordio, che valse uno spareggio vincente per il Mondiale".
Sul futuro - Passando poi a focalizzarsi sul futuro del gruppo azzurro (che Ventura ha definito roseo), il portiere parla così dei giorni passati a lavorare con Meret e Donnarumma: "In due non fanno la mia età. Mi sento felice e orgoglioso di essere ancora qui insieme a loro, vederli crescere con le grandissime potenzialità che hanno mi lascia tranquillo perché so che l'Italia in futuro non avrà nessun tipo di problema a sostituirmi. Calendari? Sono in totale accordo con Ventura riguardo l'anticipo del campionato. Per quello che dobbiamo giocarci a settembre un piccolo sacrificio ci darebbe sicuramente una mano perché ci permetterebbe di giocare una partita in condizioni migliori".