Italia U20, la scelta di Maggiore: no al Mondiale per la Maturità

Calcio

Il centrocampista dello Spezia ha raccontato a Sky Sport 24 la sua scelta molto particolare: rifiutare la chiamata di Evani per poter prendere parte all'esame du maturità. Una decisione che forse nessuno avrebbe preso al posto suo...

Giocare un Mondiale con la propria Nazionale è probabilmente il sogno di ogni ragazzo che comincia a correre dietro a un pallone in un campo di calcio. La massima aspirazione per tutti. Tranne uno, evidentemente. Giulio Maggiore, promettente centrocampista centrale dello Spezia, che dopo un’ottima stagione in Serie B era stato selezionato dall'allenatore dell’Italia Under 20 per prendere parte alla rassegna mondiale in corso in Corea del Sud, nella quale i suoi colleghi hanno raggiunto fino a questo momento una storica semifinale. Lui, però, ha detto no e ha rifiutato la chiamata di Evani, anteponendo al sogno mondiale un’altra aspirazione. Quale? L’esame di maturità. Le date delle prove infatti non consentivano a Giulio di poter conciliare entrambe le cose e allora lui, da ragazzo responsabile e voglioso di portare a termine il percorso iniziato 5 anni fa, ha anteposto la scuola al campo di gioco. Ce lo ha raccontato lui stesso, durante una diretta con Sky Sport 24. 

"Appena ho saputo della probabile convocazione per il Mondiale - ha esordito Maggiore - ero veramente soddfisfatto e orgoglioso perché la maglia azzurra è qualcosa di speciale e disputare il Mondiale è un'opportunitò ancora più rara. Poi, però, ho ragionato sui sacrifici che ho fatto negli ultimi 5 anni e soprattutto in questa stagione, nella quale non è stato facile conciliare l'impegno sportivo con quello scolastico. Poi volevo concludere un lavoro e un percorso, e per questo con con grande dolore e dispiacere ho rifiutato la chiamata della Nazionale. Non mi sono pentito, anche perché credo che l'importante sia essere convinti delle decisioni che si prendono, soprattutto se queste sono difficili". 

"I miei genitori, come sempre, mi hanno lasciato la tolare libertà di questa decisione e anche il mister mi ha lasciato molto tranquillo in questo senso. Certo tra i miei compagni e non solo c'è chi mi ha considerato un pochino pazzo perché rinunciare a un Mondiale Under 20 non è una decisione che si prende tutti i giorni, ma c'è anche chi mi ha appoggiato e mi ha detto che ho preso la scelta giusta. Io comunque sono veramente tranquillo e contento della scelta che ho fatto."

"Da grande voglio fare il calciatore ovviamente ma credo che nella vita vadano lasciate aperte diverse possibilità. Lo studio per me è una cosa fondamentale e necessaria e mi dispiace quando sento che altri ragazzi hanno abbandonato completamente la scuola per dedicarsi solo al calcio. Il mio futuro prossimo comunque è sul campo di calcio: voglio togliermi ancora tante soddisfazioni".