Roma, Rüdiger: Voglio vincere, Spalletti decisivo

Serie A

Intervistato in esclusiva da Sky Sport 24, Antonio Rüdiger lancia l'assalto alla Juventus e ammette: "Anche io, come Spalletti, ho un'ossessione che si chiama vittoria. La difesa sta migliorando, se manteniamo questo livello possiamo puntare allo scudetto. Spalletti fattore decisivo"

"La Roma quest'anno deve vincere un titolo". Antonio Rudiger come Luciano Spalletti. Anche il difensore giallorosso, intervistato in esclusiva da Sky Sport 24, ha un'unica grande ossessione e un solo obiettivo per questa stagione: "Voglio vincere qualche trofeo quest'anno, perché credo che ne abbiamo la possibilità, anche se la stagione è davvero lunga e dobbiamo concentrarci su ogni partita, senza parlare. D'altronde è lo stesso pensiero di tutta la squadra, e anche del nostro allenatore, che in testa ha solo una cosa: la vittoria. Lo si vede anche in campo, urla sempre, vuole sempre di più e credo che questo sia l'approccio corretto.

Sfida alla Signora - Per farlo, però, la Roma dovrà per forza di cose vedersela con la Juventus, che anche in questa stagione è la favorita per la vittoria dello Scudetto: "Sappiamo che alla lunga non sarà facile avere la meglio dei bianconeri, ma siamo in una forma straordinaria e credo che la cosa importante per noi sarà arrivare allo scontro diretto dell'Olimpico (il 14 maggio, ndr) con la possibilità di batterli e superarli in classifica. Prima però ci sono ancora tante altre partite da giocare per questo anche il mese di febbraio sarà decisivo".

 

Difesa in crescita - Per vincere, però, soprattutto in Italia, è necessario avere una grande difesa e prendere pochi gol, cosa che sta puntualmente accadendo da quando in campo è tornato il tedesco e da quando Spalletti ha cambiato l'assetto difensivo, passando a una linea a 3: "E' molto positivo non aver incassato gol nelle ultime tre partite. E' essenziale avere una difesa forte se si vuole vincere qualcosa e ora tutti stanno facendo molto bene, a cominciare da Fazio, un giocatore incredibile. Non lo conoscevo, ma è davvero forete. E anche Manolas, Jesus, Vermaalen stanno lavorando bene, non solo io. E' vero le statistiche dicono che quando gioco io prendiamo la metà dei gol, ma quello che conta è la squadra, non sono io."

Il no al Chelsea - "Sì ci sono state tante voci che mi accostavano al Chelsea di Conte. E come ho detto, Conte è un grande allenatore, basta vedere l'ottimo lavoro con il Chelsea. Ma per questa stagione voglio stare alla Roma, come ha detto anche mio fratello, non c'è possibilità che me ne vada, perché non voglio andar via."