Juventus, Allegri: "Vinto scudetto delle critiche"

Serie A
Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus (Getty)

La sconfitta di Firenze, l'obiettivo vittoria con la Lazio, la condizione della squadra e le possibili scelte i formazione. Questi gli argomenti trattati dall'allenatore bianconero nella conferenza stampa della vigilia: "Chi pensava che fosse già tutto deciso di sbagliava di grosso"

Una settimana dopo la sconfitta di Firenze la Juventus torna in campo in una nuova difficile partita. Allo Juventus Stadium arriva la Lazio di Inzaghi e i bianconeri voglio riprendere il loro cammino. Nella conferenza stampa della vigilia l’allenatore Massimiliano Allegri è tornato a parlare del ko del Franchi ma anche della condizione dei suoi ragazzi.

Sul momento del gruppo - "Ho sempre detto che il campionato non è mai stato chiuso, per una squadra che vince cinque campionati di fila e gioca 7 finali, vincere è sempre più difficile. Chi pensava che fosse già tutto deciso di sbagliava di grosso. L’anno scorso abbiamo deciso tutto a due giornate dalla fine, non si può pensare che la Juventus potesse chiudere tutto a gennaio. La matematica non è un’opinione, togliamoci dalla testa questa idea che vincere è facile perché vincere è una cosa straordinaria. Non c’entra niente il mercato fatto ma ci vuole equilibrio. Nella stagione ci sono fasi di alti e bassi, siamo in tutte le competizioni e in due partite le cose possono cambiare. Ma la nostra forza deve essere avere equilibrio, quando si perde una gara non si perde valore. Di sicuro abbiamo già vinto il campionato delle critiche… Ci vogliono serenità e entusiasmo".

Sulla probabile formazione - "Domani festeggio le 300 panchine i Serie A e ringrazio tutti quelli che hanno lavorato con me. Sono felice di questo traguardo e spero di farne altrettante. Marchisio è affaticato, nulla di preoccupante, tornerà mercoledì. La difesa? Dietro giocheremo a quattro, Dani Alves è convocato e potrebbe fare una mezz’ora se ce ne fosse bisogno. Gioveranno Bonucci, Chiellini, Lichtsteiner e Asamoah; a metà campo devo decidere se far giocare Pjanic nei tre o più avanti. E’ un dubbio che ancora mi porto dietro".

Sugli obiettivi - "Vogliamo recuperare chi è stato fuori e portare tutti ad un’ottima condizione.  Fuori casa sicuramente soffriamo di più, le annate non sono tutte uguali. Le quattro sconfitte sono tutte sconfitte diverse. La mia reazione con il quarto uomo? Ho sofferto la sua marcatura ma ovviamente non ce l’avevo con nessuno e credo che in nove anni non ho mai detto una parola contro nessuno. Se vogliamo arrivare a vincere qualcosa dobbiamo sapere che nessuno ci regala niente, la carta non conta. Il 3-5-2 è un modulo che abbiamo usato spesso, non conta il sistema di gioco ma bisogna essere più bravi a sfruttarlo di più. Vogliamo fare un salto in avanti per arrivare al livello delle squadre europee".

Sulle critiche -
"Le critiche dei tifosi? Bisogna guarda i risultati che ha fatto la squadra, che sono oggettivi. Ci sono di mezzo tante cose, finora i tifosi sono stati importanti e abbiamo bisogno di loro per riuscire a fare una cosa più che straordinaria. Sul fatto del bel gioco dico che stiamo lavorando per giocare bene ed essere anche concreti. Anche al Milan mi criticavano, quando me ne andrò forse arriverà qualcuno più simpatico… Io lavoro per il bene della squadra". E ancora, su Evra: "E’ sereno, si sta allenando e vedremo. E’ un giocatore in uscita. Quest’anno abbiamo preso gol banali, è una media da migliorare".

Sulla Lazio -
"Gli avversari? Voglio fare i complimenti a Inzaghi, ha una squadra organizzata, ma noi vogliamo fare una partita importante perché anche noi, come loro, vogliamo vincere. Hernanes potrebbe giocare davanti alla difesa. Lemina è da valutare, è tornato dalla Coppa d’Africa e vedremo quando potrà tornare con la squadra. Pjaca non sarà titolare domani, ha già giocato a Firenze ma ha bisogno di inserirsi e quindi di fare minuti. Le qualità le ha e sarà importante per il futuro, ha concluso l’allenatore.