Dybala: "Buffon è la storia. La BBC un muro, il 21 per Zidane"

Serie A
Paulo Dybala, Juventus

L’attaccante bianconero si racconta in esclusiva a Sky Sport: da Buffon alla BBC, passando per Higuain e la promessa a Marchisio. "La settimana di Barcellona il momento migliore della mia carriera. Zidane? Mi sarebbe piaciuto giocare con lui. Allegri? Mi ha fatto crescere tanto"

Scudetto, Coppa Italia e Champions League. Sarà un mese molto intenso quello che aspetta i giocatori della Juventus e che potrebbe spedirli direttamente nella storia del calcio italiano e non solo. Un'impresa che solo le grandi squadre sono in grado di realizzare. Una squadra che a Paulo Dybala abbiamo chiesto di descriverci in esclusiva per Sky Sport 24. Cominciando ovviamente dal numero 1.

"Buffon per me è sicuramente il numero uno di tutti i numeri uno che ci sono stati nella storia del calcio. Noi abbiamo la fortuna di poter giocare con lui e ce lo godiamo spero ancora per tanto tempo", esordisce così Paulo Dybala nel corso di un’intervista esclusiva rilasciata a Sky sport. Tanti i temi affrontati dall’attaccante argentino della Juventus, che parla anche di alcuni dei suoi compagni di squadra, della sua stagione e di quella promessa con Marchisio dopo la finale di Berlino del 2015.

Mi definisci la BBC: Barzagli Bonucci, Chiellini?
Un muro! Un muro che ho sofferto da avversario che adesso mi godo da compagno di squadra.

Mi definisci Dani Alves?
Ci sarebbero tanti aggettivi per lui, penso sia un fenomeno. Ballerino anche? Fenomeno in tutti i sensi.

Mi definisci Higuain?
Gonzalo è un goleador.

E il retroscena di quella promessa fatta a Berlino a Marchisio?
Era la prima volta che stavo con i giocatori della Juventus, il club mi aveva invitato a vedere la finale di Berlino e sono tornato in aereo con loro. Lì ho conosciuto la maggior parte dei giocatori, tutti sono venuti a salutarmi e a darmi il benvenuto, Claudio particolarmente è rimasto a parlare con me e mi ha detto che bisognava ricominciare da capo per giocare ancora queste partite. Mi sono ricordato quella frase, l'ho ripetuta spesso e adesso gliel’ho fatta ricordare: spero che questa volta sia un altro il risultato.

Qual è stato il tuo momento top della stagione?
La settimana di Barcellona. Stavo molto bene fisicamente, avevo molta fiducia in me stesso, penso che quello sia stato uno dei migliori momenti della mia carriera.

Il gol più bello della stagione?
Mi sono piaciuti tanti. Penso che quello realizzato contro il Palermo su punizione sia stato un bel gol, ma anche il secondo contro il Barcellona. Questi due sono stati quelli che mi sono piaciuti di più.

Tu hai il numero 21 anche perchè era quello che indossava Zidane alla Juventus, cosa ti piaceva dello Zidane calciatore? Ti sarebbe piaciuto giocare con lui?
Sicuramente! Tutti abbiamo visto le sue qualità, ammiravo la sua tecnica, come dribblava, faceva sembrare tutto così semplice. Tutti hanno visto la sua classe da giocatore e adesso sta dimostrando tanto anche da allenatore.

Avreste potuto giocare insieme?
Io penso di sì, mi avrebbe fatto tanto piacere, è stato un granissimo calciatore, non avremmo avuto problemi a giocare insieme.

Cosa significa Roma e lo Stadio Olimpico per te?
Roma è per me una delle città più belle del mondo. L’Olimpico è stato il primo stadio dove ho fatto l’esordio con il Palermo, ha un significato speciale, sia la città che lo stadio.

Che sensazioni proverai domenica con Totti e che valore avrebbe questo eventuale secondo scudetto?
Siamo molto concentrati su questa partita, sappiamo che non sarà per nulla facile. Ci basta il pareggio ma noi giochiamo sempre per vincere. Affrontare la Roma con Totti è difficile, ha grandi giocatori, non solo lui. Sarà un piacere incontrarlo, spero di poterlo salutare.

Qual è stato il miglioramento più grande in queste ultime due stagioni e in cosa ha inciso maggiormente Allegri?
Sono cresciuto tantissimo grazie alla mentalità della Juventus, bisogna entrare in campo per vincere contro qualsiasi squadra. Il mister è molto importante, per me è stato importantissimo nel farmi crescere come giocatore, come personalità in campo e nel ruolo nel quale mi sta facendo giocare adesso.

Hai deciso il campo per la sfida di punizioni con Del Piero?
Non abbiamo ancora un campo, dobbiamo vedere quale possa essere quello migliore per questa sfida. Fortunatamente dobbiamo aspettare dopo il 3 giugno...

Il portiere invece c’è già?
Il portiere? Sicuramente Gigi che è disponibile per questa sfida.