Berlusconi: "Il Milan mi manca, costretto a vendere"

Serie A
Silvio Berlusconi, ex presidente del Milan (LaPresse)
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L’ex presidente rossonero è tornato a parlare a Panorama del club rossonero un mese dopo la sua cessione: "Gli imprenditori italiani sono costretti a vendere agli stranieri, è successo anche a me. Nessuna famiglia ha la forza economica per mantenere una squadra ad alti livelli"

Circa un mese dopo la cessione del suo Milan alla Rossoneri Sport Investment Lux di Yonghong Li, l'ex presidente rossonero Silvio Berlusconi è tornato a parlare di quella che per molti anni è stata la sua grande passione sportiva. Intervistato dal settimanale Panorama Berlusconi ha dunque toccato numerosi temi, partendo da un paragone tra politica e calcio: "Chi non vota è rassegnato - ha detto - e la stessa rassegnazione che porta i nostri migliori giovani a cercare un avvenire all’estero, la stessa rassegnazione che porta molti imprenditori a chiudere o che li costringe a vendere agli stranieri, quando devono cedere un’attività, perché non esiste più un acquirente italiano credibile. È successo anche a me, con il Milan".

"Pronto a gioire e a soffrire ogni domenica"

Dopo 31 anni, così, è arrivato l’addio al club rossonero ma l’amore per quello che è stata la squadra della sua vita rimarrà per sempre: "Il mio Milan mi manca e mi mancherà enormemente, ma ora che i soldi del petrolio hanno cambiato il calcio, nessuna famiglia per quanto benestante ha più la forza economica per mantenere una squadra ai livelli che il Milan merita. Rimarrò il primo tifoso del Milan, pronto ogni domenica a gioire e a soffrire - ha concluso - come facevo da bambino quando mio padre mi portava allo stadio".

Le ultime da Milanello

Il presente del Milan ora è però un altro, la squadra di Montella sabato sera dovrà affrontare l'Atalanta per provare a vincere e credere ancora di poter raggiungere l'Europa League. Anche quest'oggi la squadra rossonera ha lavorato a Milanello per preparare il prossimo match e la principale novità di formazione potrebbe riguardare Riccardo Montolivo. L'allenatore infatti starebbe pensando di schierare il centrocampista titolare 28 partite dopo l'infortunio al ginocchio subito durante Italia-Spagna allo Juventus Stadium; il capitano rossonero è di fatto a disposizione da tre partite ma fino ad ora è rimasto soltanto in panchina. L'ultima presenza vera e propria in campo risale allo scorso 14 aprile, quando ha giocato titolare con la Primavera di Nava contro il Vicenza. Nella giornata di domani continueranno le prove tattiche di Montella e sabato sera allo Stadio Atleti Azzurri d'Italia si potrebbe vedere una sorpresa nell'11 titolare rossonero.