Inter, Ausilio: "L'arrivo di Sabatini? Lo sapevo da un mese"

Serie A
Piero Ausilio, direttore sportivo dell'Inter, con Javier Zanetti (Getty)
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Così il direttore sportivo nerazzurro ha parlato della nuova figura presentata in settimana da Suning Sports: "Ci conosciamo da tempo e tra noi ci sarà sempre confronto per il bene del club. La società mi aveva informato confermandomi la fiducia"

In attesa di chiudere una stagione complicata, l’Inter già lavora per il futuro; nei prossimi mesi il club nerazzurro dovrà programmare la prossima annata e si annunciano novità importanti dalla panchina alla squadra. Il primo passo è però già stato fatto quando è stato scelto Walter Sabatini per il ruolo di coordinatore dell’area tecnica di Suning Sports. Del suo arrivo ha parlato il direttore sportivo dell’Inter Piero Ausilio. Queste le sue parole a Mediaset Premium.

"Lavoriamo per il bene dell’Inter"

"Sul ruolo di Sabatini ne ho sentite di tutti i colori - ha detto - ma per me non è una novità visto che ero a conoscenza del suo arrivo da circa un mese, la società mi aveva informato. Prima di rinnovare il mio contratto avevo anche rimesso il mio ruolo a disposizione del club visto che stavano cercando una figura anche tecnica, e mi è stato invece ribadito che sarò ancora solo direttore sportivo; poi mi hanno proposto un contratto di 3 anni confermando la fiducia ne miei confronti”. E poi: "Anche Sabatini sapeva che avrebbe trovato me qui. In più noi due ci conosciamo da tempo, siamo amici e ho letto cose idiote sul nostro modo di lavorare. C’è stato e ci sarà sempre un grande confronto tra noi per il bene dell’Inter".

"Doloroso esonerare Pioli"

Ausilio ha poi anche parlato della sofferta decisione di cambiare ancora allenatore e di affidare la panchina a Stefano Vecchi: "Cambiare il tecnico a tre giornate dalla fine è un modo per responsabilizzare i giocatori, questa squadra ha qualità però pecca in personalità. L’esonero di Pioli è stata una decisione difficile perché non è facile mandare via chi ha dato il 110% per l'Inter. Non mi sembrava corretto continuare nonostante avessimo deciso poche settimane fa di esonerarlo. Questa situazione non ci piace e vogliamo tirarcene fuori. Bisogna rientrare in Champions e ripartire da un allenatore, dobbiamo strutturarci. Ci sono allenatori bravi in giro ma lavorano per altre società. Abbiamo idee ma non farò nomi. Nei prossimi giorni valuteremo ma sicuramente non abbiamo ancora un favorito".