Maradona a Napoli per la cittadinanza onoraria. La festa in piazza

Serie A
Maradona in piazza del Plebiscito (Foto LaPresse)

Il Pibe ha ricevuto la cittadinanza onoraria dal sindaco De Magistris a Palazzo San Giacomo. Dopo si è trasferito a Piazza del Plebiscito, dove ha festeggiato l'onorificenza ricevuta insieme ai 10 mila tifosi presenti e agli ex compagni del Napoli scudettato del 1987

Serata magica a Napoli per festeggiare Diego Armando Maradona. Il Diez ha ricevuto questa sera la cittadinanza onoraria dal sindaco De Magistris come riconoscenza per tutto ciò che ha dato alla città campana. La cerimonia, al contrario di quanto si ipotizzava all'inizio, è stata divisa in due fasi: quella istituzionale si è tenuta a Palazzo San Giacomo, mentre solo più tardi è iniziata la festa organizzata a Piazza Plebiscito. In centinaia hanno cominciato a insediare la piazza principale di Napoli già prima dell'apertura dei varchi, avvenuta alle 18. Una rincorsa al posto migliore per non perdere l'occasione di ammirare da vicino l'ex fuoriclasse argentino. Maradona ha invece trascorso in albergo le ore che lo separavano dal conferimento della cittadinanza onoraria. Mattinata di riposo dopo la cena di ieri sera a Villa D'Angelo da cui è andato via intorno alle 23.30, dopo aver mangiato in compagnia di Diego Junior. Il figlio è stato in compagnia del padre anche al pranzo all'Hotel Vesuvio. Insieme a loro Hugo Maradona, il fratello di Diego, e Stefano Ceci, suo amico personale e manager che proprio oggi è diventato padre e ha deciso di chiamare sua figlia Mara e Dona.

La consegna della pergamena a Palazzo San Giacomo

Mentre i tifosi attendevano l'arrivo di Diego Armando Maradona a Piazza del Plebiscito, l'argentino riceveva l'onorificenza dal sindaco De Magistris. Dove? A Palazzo San Giacomo. Una scelta che ha creato non poche polemiche. Come riporta l'Ansa infatti il primo cittadino di Napoli, dopo che ieri striscioni di contestazione firmati dagli Ultrà della Curva A lo accusavano di cercare solo "soldi e pubblicita'", aveva annunciato che la consegna della cittadinanza onoraria, prevista in piazza del Plebiscito, sarebbe stata spostata in Comune. Negativa la risposta dello staff di Maradona. È cominciata così un'estenuante trattativa,condotta da due stretti collaboratori del sindaco per convincere l'ex fuoriclasse argentino a recarsi a Palazzo San Giacomo. "Andrà solo in piazza", filtrava dal suo staff. "La presenza al Comune non era prevista". "Andra' a Palazzo San Giacomo solo dopo lo spettacolo". La preoccupazione di Maradona era quella di non apparire distante dai gruppi del tifo organizzato che, comunque, in piazza non sono andati. Alla fine, con un'ora di ritardo, Maradona è giunto in Comune per la cerimonia istituzionale. "Nessuno mi ha voluto bene come voi" le parole del Pibe dopo aver ricevuto la pergamena della cittadinanza onoraria di Napoli dal sindaco Luigi De Magistris. "Sono diventato cittadino di Napoli il giorno che sono arrivato - ha aggiunto Maradona - ma ringrazio il sindaco per questa cittadinanza e ringrazio tutti i napoletani". L'ex fuoriclasse degli azzurri ha baciato la pergamena della cittadinanza e l'ha firmata. Brevissima la cerimonia, appena 10 minuti, su una pedana allestita nell'androne di Palazzo San Giacomo. "Ha fatto sognare i napoletani e con lui la città ha dimostrato di saper vincere" le parole del sindaco De Magistris. Subito dopo Maradona ha lasciato il Municipio per recarsi in Piazza del Plebiscito.

L'arrivo a Piazza del Plebiscito

Erano 10mila i tifosi in attesa del nuovo cittadino napoletano a Piazza del Plebiscito. Presenti quelli che gli anni degli scudetti e delle Coppe conquistate da Diego li hanno vissuti in prima persona, ma anche i loro figli e tanti ragazzi che di Maradona hanno conosciuto solo i video ed i racconti di genitori e nonni. La serata è iniziata con le immagini del 5 luglio 1984, quando Maradona entrò per la prima volta al San Paolo. Poi sul palco si sono alternati i Foja, Tomaso Primo e gli omaggi in musica a Pino Daniele e Massimo Troisi.

Dopo circa un'ora dall'inizio dello spettacolo è salito sul palco l'ospite più atteso, Maradona. "Ringrazio il sindaco di Napoli e tutti quelli che hanno reso possibile questa cerimonia. Da oggi io sono uno in piu' di voi" sono state le prime dichiarazioni del Diez in Piazza del Plebiscito accolto dal coro "Diego Diego". L'ex numero 10 del Napoli, alle prese anche con il ballo sul coro "Ho visto Maradona", ha fatto cenno anche alla piazza non piena, ricordando la tragedia di Piazza San Carlo, a Torino, ed alle misure di sicurezza: "Siamo così per quello che e' successo a Torino perché altrimenti si poteva riempire tutta la piazza". Sulla concessione della cittadinanza napoletana invece il Pibe ha sottolineato: "In Italia serve sempre un pezzo di carta, ma io sono sempre stato napoletano".

Poi sul palco sono saliti i campioni del Napoli del primo scudetto (1987), tra cui Ciro Ferrara, fischiato dalla piazza che gli ha subito dedicato il coro "chi non salta è juventino" nonostante i tentativi di Maradona di dissuaderli. Applausi a Bruscolotti, De Napoli, Carannante, De Fusco, Renica, Romano, Giordano, Carnevale. Maradona ha raccontato: "La prima volta che sono entrato al San Paolo ne sono uscito piangendo, ma ho pianto anche quando me ne sono andato nel 1991". La chiusura della serata è stata tutta per Diego che ha intonato "O' surdato innamorato" insieme all'attrice Serena Rossi ed ai suoi compagni di squadra di un tempo.