F1, cosa c'è dietro la partenza di Vettel in Cina

Formula 1

Carlo Vanzini

Lo scatto di Sebastian a Shanghai ha aperto un precedente, dopo la scelta di spostare la Ferrari leggermente di lato in griglia per poter trarre un beneficio: "Non c'è una regola chiara", spiega il tedesco. Horner, team principal della Red Bull, ha chiesto chiarimenti alla Federazione

La partenza di Sebastian Vettel ha sicuramente fatto discutere e fa discutere ancora, anche perché ha di fatto aperto un precedente. Tutti si sentiranno autorizzati a spostarsi un po' di lato, a destra o sinistra che sia, per poter trarre un beneficio. Proprio per questo Christian Horner, il team principal della Red Bull, ha chiesto chiarimenti alla Federazione.

"Non essendoci un regola chiara ho deciso di stare fuori dalla zona scivolosa", ha dichiarato Vettel a fine gara, commentando la sua partenza. Mika Salo, uno degli steward presenti sul circuito di Shanghai, ha ammesso che essendo una situazione anomala è stato deciso di non procedere. Tutto ciò però non è bastato a Horner, che vuole chiarezza sull'episodio.

La regola in tal senso è chiara: "Dopo il giro di formazione la vettura si deve fermare nella piazzola in griglia assegnata". O meglio, chiara, ma di fatto inesistente, perché non specifica che la macchina deve essere collocata tra le righe bianche. Va precisato che, fino ad oggi, quel che conta è che la monoposto non sia ne avanti ne indietro rispetto al sensore di partenza che legge il transporder per valutare una falsa partenza. Spostandosi a sinistra è difficile che il transporder fosse "ingaggiato", ma se non lo è dovrebbe segnalare jump start, falsa partenza. Vettel con il suo ingegnere Adami ha più volte verificato prima del via la striscia gialla, verticale rispetto alla gomma anteriore destra, dove il pilota deve fermare la macchina. Si vedeva che la considerava troppo scivolosa.

Non è dato da sapere se Ferrari ha chiesto al volo autorizzazione a spostarsi un po' rispetto alla riga verniciata e in quelle condizioni molto scivolosa, come in passato altri team, Red Bull e Mercedes avevano chiesto, per diverse situazioni ai box, di poter spostare le macchine per evitare pericolosi slittamenti. Ma certo, come detto anche live, è stata una manovra molto border line, rispetto a una regola non ben definita e molto generica.

Lo scatto non brillantissimo del 4 volte campione del mondo, che non ha poi tratto vantaggio da quella posizione di partenza, tanto che Bottas lo ha anche attaccato, può anche essere stato figlio di quella scelta per evitare una penalità di 5" che probabilmente sarebbe arrivata, salvo richiesta preventiva, se avesse passato Hamilton in curva 1. Abbiamo una sola certezza in tutto ciò: in Bahrain la FIA farà un'appendice al regolamento, per specificare bene cosa deve fare il pilota per collocare la sua macchina al via. Di fatto la Ferrari ha, anche in questo, dimostrato un'aggressività che da un po' sembrava mancarle.