F1, Bahrain: prove libere nel segno di Vettel

Formula 1

Carlo Vanzini

Sebastian Vettel, Ferrari (Bahrain 2017) - Foto: Getty Images

Anche in Bahrain la Ferrari vola con tante novità e una nuova testa. Vettel davanti tutti e poi cinque piloti raccolti in tre decimi: sarà lotta serrata con Hamilton per la pole. Bene anche Raikkonen che chiude quarto. Ecco l’analisi della giornata.

La rossa ha proprio cambiato passo, non solo si adatta a temperature e piste diverse tra loro, come il secco passaggio dal freddo cinese al torrido caldo del Bahrain, ma continua anche a dimostrare una buona costanza nel sfruttare, come è a volte meglio di Mercedes, le gomme. Cambiata totalmente la filosofia di progetto, stesse persone, con metodologia diversa. Non più sviluppi a blocchi, ma novità che arrivano anche da gran premio a gran premio. Questo vuol dire adattamento migliore alle piste e soprattutto possibilità di reazione immediata in caso di strada sbagliata. Fino allo scorso anno in Bahrain si diceva ancora, "soffriamo in un paio di gare più a Barcellona...". Poi arriva un grosso pacchetto di novità, ma non funzionanti a dovere e quindi il lavoro di recupero diventava mastodontico. 

Che prove libere, cinque piloti in tre decimi da Vettel a, oggi, un Hamilton a caccia della perfezione, ma troppo al limite per fare il tempo perfetto, alla fine anonimo quinto. Il distacco di Bottas da Vettel, ci fa capire che sarà ancora Lewis il favorito per la pole con Vettel, chiamato a prendersi quantomeno la prima fila, non dimenticando che per ora ci è andato proprio per millesimi. Sveglio e reattivo anche Raikkonen, quarto, nonostante i problemi che hanno costretto Ferrari a un super lavoro per cambiare due elementi della power unit. Freddo Kimi anche nel tornare al box attraversando il deserto senza neanche togliersi il casco. È iceman, abituato alle swine finlandesi. Il terzo tempo di Ricciardo, se è vera gloria, lo scopriremo solo in qualifica.