Halo, la FIA spiega: "Ecco perché è la soluzione migliore"

Formula 1
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La Federazione internazionale decide di intervenire dopo le critiche alla decisione di impiegare il sistema per la protezione della testa dei piloti dal 2018. E lo fa con un comunicato dettagliato sulle ragioni della scelta e con rassicurazioni sugli aspetti più contestati

Tante parole sono state spese e altrettanto se ne spenderanno. Le critiche non sono mancate - Niki Lauda ci è andato giù pesante dicendo che "questo sistema distrugge il DNA delle monoposto". Ecco allora che la FIA ha deciso di intervenire con un comunicato sulla decisione di impiegare il dispositivo di sicurezza Halo a partire dal Mondiale 2018. Parole quelle della federazione internazionale che provano a spiegare perché Halo “è la soluzione migliore”, a partire dalla sicurezza definita “preoccupazione fondamentale per la FIA. La protezione della testa nelle corse per monoposto è stata un’area di preoccupazione da molti anni”. 

La scelta di agire

Si legge poi nel comunicato che “negli ultimi dieci anni il motorsport è stato funestato di gravi incidenti che hanno riguardato i piloti” – il pensiero va al tragico incidente in cui è rimasto coinvolto Jules Bianchi – “La gravità di tali incidenti ha reso chiaro che lo sviluppo di una soluzione per ridurre i rischi in caso di impatto frontale nell’area della cabina di guida è una priorità di ricerca per la FIA, che deve farsi carico di affrontare questo punto debole esistente. Anche il buon numero di incidenti solamente sfiorati ha evidenziato la necessità di agire”.

Halo preferito all’Aeroscreen

Nel 2016 e nel 2017 erano stati testati due diversi sistemi per la protezione della testa dei piloti, l’Halo appunto e l’Aeroscreen. La FIA si sofferma a spiegare anche la scelta di preferire il primo: “Tutte le parti interessate hanno lavorato e sono arrivate alla conclusione che il concetto espresso dall'Halo fosse, al momento, l'opzione preferita. I test sono andati avanti, provando anche l'opzione 'Aeroscreen', ma i test dell'Halo hanno continuato a dimostrarsi più efficaci. Gli aspetti considerati sono stati il contatto auto-auto e il contatto tra l'auto, l'ambiente e gli oggetti esterni. Negli incidenti auto-auto l’Halo ha potuto sopportare 15 volte il carico statico della massa totale della vettura ed è stato in grado di ridurre significativamente le lesioni. Nei test auto-ambiente Halo ha impedito, in molti casi, il contatto del casco con un muro o una barriera. Nel caso di oggetti esterni, infine, Halo può respingere oggetti di grandi dimensioni e ha anche dimostrato un aumento della protezione contro i piccoli detriti”.

La questione della visibilità: “Resterà inalterata”

Uno degli aspetti più criticati del sistema Halo è il pilone centrale che ostruirebbe la visuale dei piloti dall’abitacolo. La federazione internazionale è sicura, non ci saranno problemi a questo riguardo: “Le risposte provenienti dalle prove in pista hanno rivelato che la visibilità per il pilota resta sostanzialmente inalterata, senza che vi sia alcuna ostruzione visiva significativa a causa del pilastro centrale”. Altro aspetto delicato è l’uscita del pilota dall’abitacolo in caso di incidente. Anche qui, la FIA assicura che non ci saranno problemi: “I test in pista hanno anche rivelato che non vi sono problemi riguardanti l’uscita dalla cabina di guida. Sono stati inoltre condotti numerosi test di estrazione con l’Halo, mettendo a punto una procedura che garantisce l’estrazione sicura”.

Attesi ulteriori miglioramenti

"Il sistema Halo rappresenta la soluzione migliore, al momento – conclude il comunicato - al problema della protezione frontale della cabina di guida. L’ultimo progetto dell’Halo sarà ulteriormente raffinato prima della sua introduzione nel 2018 grazie a uno sforzo congiunto di squadre, piloti e FIA".