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Woj passa a ESPN, cosa cambia nel giornalismo NBA

NBA

Stefano Salerno

Secondo quanto riportato da Deadspin, Adrian Wojnarowski, noto giornalista e insider di Yahoo Sport, sarebbe vicino a un accordo con ESPN. Un passaggio che stravolge in maniera definitiva il mondo del giornalismo sportivo NBA

Adrian Wojnarowski, secondo l’indiscrezione di Deadspin, sarebbe vicino a firmare un contratto con ESPN, pronto ad accasarsi con il famoso network sportivo (e non solo) americano. Il giornalista non sarebbe l’unico componente della redazione di Yahoo! Sport a prendere la strada diretta a Briston, ma anche altri suoi colleghi di The Vertical (il sito web creato da lui creato all'interno di Yahoo! ) sarebbero pronti a seguirlo. Mai terminologia contrattuale fu più appropriata in ambito extra sportivo, visto che il giornalista d’origine polacca deve la sua fortuna proprio alla capacità di riuscire a essere persona informata dei fatti ben prima degli altri. Un segugio in grado di scovare notizie e indiscrezioni, un riferimento per tutti gli appassionati, antitesi e complemento del monopolio informativo espresso da ESPN. La rete di contatti messa in piedi in anni di lavoro da Wojnarowski è il nirvana giornalistico in un mondo dell’informazione che va sempre più alla ricerca del rumors, un filone talmente ricco e produttivo (basta guardare alla fortuna che anche in Italia ottengono le diverse testate che raccontano il calciomercato e simili) da brevettare la breve quanto efficace formula di “league sources”. Quello di Woj con ESPN però, è un matrimonio che ha fatto storcere il naso a molti, visti i trascorsi che la famosa firma di Yahoo! Sport ha con la principale testata di informazione sportiva al mondo.

Lo scontro con ESPN – La rivalità con il broadcast di Bristol, Connecticut, infatti affonda le sue radici in anni di scontri professionali (e non) che hanno reso a dir poco tesi i suoi rapporti con la redazione di ESPN. Curioso è l’aneddoto raccontato da Kevin Draper in un pezzo di due anni fa dal titolo “Basketball’s biggest reporter is waging war on ESPN – And I’ll do anything to win”, simbolo di quanto radicale e radicata sia la rivalità tra Woj e la redazione concorrente. Durante le finali NBA del 2011 a Dallas, ritrovatosi faccia a faccia con John Hollinger, al tempo firma di ESPN - definito poi in seguito come “uno statistico di una compagnia via cavo” - venne da questi provocato con riferimento alla sua appartenenza a Yahoo! e alle dimensioni modeste della sua redazione: “Hey, lo sai che potremmo far fuori Yahoo! per intero”, la poco felice frase di Hollinger. “E noi continueremo a prendervi a calci nel c..o anche dalla tomba”, la pronta risposta di Wojnarowski. Una vera e propria guerra, da alcuni definita jihad, venuta fuori ogni tanto anche in via ufficiale attraverso battibecchi come quello con Amin Elhassan, provocatorio nei confronti di Woj, che si è visto rispondere via Twitter: “Siete in 75 [a ESPN, ndr], dovreste arrivare per primi su ogni storia. Io mi preoccuperei più di questo che del sottoscritto”.

Il draft del 2011 - La svolta arriva al draft del 2011. Come magnificamente raccontato nel pezzo di Draper, è quella la prima volta in cui “Twitter ha mostrato la sua forza nel mondo del giornalismo sportivo”. I fatti: sul finire di giugno, lasciato alle spalle il titolo vinto dai Dallas Mavericks, è tempo di Draft, con Kyrie Irving pronto - nonostante le sole 11 partite giocate a Duke - a essere selezionato dai Cleveland Cavaliers orfani di LeBron James come prima scelta assoluta. Tutti lo sanno, tutti lo aspettano. La novità però arriva pochi istanti dopo che David Stern ha pronunciato il nome del playmaker dei Cavs. Alle 2.43 ora italiana di quel 24 giugno, un paio di minuti prima che l’allora commissioner NBA ritorni sul palco a fare il secondo annuncio, il giornalista di Yahoo! Sport scrive su Twitter: 

Due minuti dopo, proprio come preannunciato, Minnesota sceglie il prodotto di Arizona (sbarcato nelle ultime ore a Cleveland). Quello fu il primo di una lunga serie di tweet con cui Wojnarowski anticipava quello che stava per accadere: uno spoiler del futuro, il sogno di ogni insider. La definitiva dichiarazione di guerra proprio a ESPN, la cui diretta perdeva in buona parte senso a causa del racconto parallelo che un mezzo di comunicazione immediato come Twitter permetteva di fare. Un privilegio riservato a chi, dopo anni di lavoro, era riuscito a crearsi delle fonti talmente tanto diramate e confidenziali da potersi permettere il lusso di arrivare prima della comunicazione ufficiale della lega (l'account Twitter di Woj al tempo contava 80.000 follower, adesso diventati 1.53 milioni).

Il caso LeBron James – Per quanto si possa differenziare e allargare il proprio raggio d’azione, non sempre però si è in grado di raggiungere tutto l’immenso scibile NBA. E anche uno come Wojanarowski ha nel tempo palesato difficoltà a raccogliere informazioni riguardo un pezzo da novanta come LeBron James, il cui trasferimento nel 2010 a Miami era completamente sfuggito all’insider, tanto che al tempo le sue sballate analisi e approfondimenti gli sono valse il premio di peggior giornalista dell’anno. A fronte di tutto quanto detto finora, sembra impossibile da credere che Woj in realtà abbia in passato collaborato proprio con ESPN, scrivendo anche in occasione del ventennale dalla nascita del canale un accorato e sentito racconto della sua esperienza da cittadino di Bristol, emozionato e onorato dall'opportunità di poter collaborare con il più grande network sportivo al mondo. Di anni adesso ne sono passati quasi altri venti e gli interrogativi all’orizzonte sono enormi e affascinanti. Come si comporterà ESPN in occasione del Draft? Non permetterà più alla sua nuova firma di twittare in anticipo le scelte, col rischio poi magari che quelle stesse fonti vengano scovate da altri? In quel caso potrebbe nascere un nuovo Wojnarowski e con lui, magari, una nuova rivalità.