Estate 1992: quando la Serie A era l'Eldorado del mercato

Calciomercato
Estate 1992: Paul Gascoigne arriva alla Lazio. La Serie A è l'Eldorado del pallone (Getty)
paul_gascoigne_getty

Il Pallone d'Oro Papin al Milan, la Scarpa d'Oro Pancev all'Inter, l'iridato Möller alla Juventus, il geniale Gascoigne alla Lazio. Poi Sammer, Asprilla, Hagi e Savicevic, che nemmeno andò sulle figurine: 20 anni fa tutti sognavano l'Italia, mentre ora...

di Lorenzo Longhi

Il Pallone d'Oro in carica al Milan, la Scarpa d'Oro dell'anno precedente all'Inter, un campione del mondo alla Juventus, il calciatore più evocativo e rivoluzionario di quei tempi alla Lazio. Estate 1992, l'Italia è l'Eldorado del pallone e del calciomercato: tutti vogliono la Serie A, ed ecco allora arrivare, in pochi giorni, gente come Jean Pierre Papin, Darko Pancev, Andreas Moller e Paul Gascoigne, i più quotati campioni dell'epoca. E, con loro, anche il "Genio" Savicevic, Asprilla, Sammer, Effenberg, Walker (considerato tra i difensori più forti d'Europa), Jugovic, Mihajlovic. Persino il "Maradona dei Carpazi", Gheorghe Hagi, che lasciò il Real Madrid per... il Brescia.

Tutti insieme, estate 1992, quella cantata dal primo Jovanotti semi-impegnato e che, ora, si rivolta nella tomba dell'amarcord nell'assistere ai tanti addii di questa estate e a rifiuti emblematici e traumatici per l'autostima, come quello - non il primo, in verità - di Dimitar Berbatov. E pazienza se, poi, alcuni degli stranieri che arrivarono in pompa magna fallirono miseramente. All'Italia i migliori non dicevano mai di no.

Del resto, allora, nel nostro campionato già giocavano Van Basten, Gullit, Rijkaard, Careca, Francescoli, Skuhravy, Aguilera, Riedle, Fonseca, Caniggia, Platt e i giovani Boban e Batistuta, per non parlare di miti nostrani quali Roberto Baggio e quel Gigi Lentini che pareva dovesse spaccare il mondo e, proprio nel corso di quell'estate, passò dal Torino al Milan in un trasferimento che ebbe del clamoroso. Non c'è dunque da stupirsi che il 26enne Savicevic, già nazionale jugoslavo (ebbene sì) e vincitore un anno prima della Coppa dei Campioni, non abbia trovato spazio sull'album Panini di quell'anno...

Un torneo di campioni e fuoriclasse, che infatti dominò anche in campo internazionale. Mentre in Italia, abbastanza prevedibilmente, il Milan vinse lo Scudetto, nelle coppe europee le nostre rappresentanti fecero furore: la Juventus di Trapattoni vinse la Coppa Uefa, il Parma di Scala la Coppa delle Coppe e, in Coppa dei Campioni, i rossoneri si arresero al Marsiglia solamente in finale. Perché l'Eldorado era qui, nei nostri stadi.