Per la Sharapova gran rientro a Stoccarda, battuta la Vinci

Tennis

Stefano Olivari

Maria Sharapova esulta dopo un punto vincente contro Roberta Vinci a Stoccarda (Getty)
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L'ex numero 1 del mondo è tornata dopo 15 mesi di squalifica e nel primo turno del torneo tedesco ha battuto l'azzurra 7-5 6-3. È sembrata in buonissima forma, già pronta per fare male alle prime del mondo

Maria Sharapova è tornata nel tennis agonistico battendo 7-5 6-3 Roberta Vinci, nel primo turno del torneo di Stoccarda. Scaduti i 15 mesi di squalifica da doping per il caso Meldonium, la trentenne russa è sembrata subito pronta per scalare posizioni nella classifica WTA e tornare entro la fine del 2017 dove l’avevamo lasciata.

VINCI SENZA RIMPIANTI

La Vinci è stata una buona Vinci, in proporzione a quanto visto da lei nei primi grigi mesi di stagione, ed è pur sempre la numero 36 del mondo. Ma appena la Sharapova ha preso ritmo è stata travolta come nei due precedenti confronti diretti, anche se con un punteggio più equilibrato. Pochi rimpianti, quindi, ma una onesta difesa in una partita il cui bilancio alla fine è stato di 39 punti vincenti a 10 per la russa. La Sharapova ha iniziato molto contratta e la Vinci limitandosi a tenere la palla in campo è andata subito sul 2-0, con due occasioni per il 3-0. Lì la siberiana si è autoscongelata e ha iniziato a trovare la lunghezza dei tempi d’oro, in pratica inchiodando la Vinci a fondo e con poche possibilità di uscirne se non a costo di invenzioni sempre più ardite. È così iniziata e proseguita una partita dal tema tattico chiaro: la Sharapova a prendersi rischi, picchiando quasi su ogni palla, la Vinci a rallentare con il back di rovescio e a proporre all’avversaria palle sempre diverse. Di suo la Sharapova ci ha messo anche un servizio funzionante e la solita grinta nei punti decisivi. Tanti i game combattuti che hanno portato al 7-5 per lei, chiara la direzione della partita.

LA SICUREZZA DI PRIMA

Nel secondo set La Vinci ha continuato a faticare sul proprio servizio, mentre la Sharapova ha lasciato andare totalmente il braccio, con la sicurezza di sempre: 6-3 e alla fine un urlo liberatorio, seguito da una fredda stretta di mano con la Vinci e da lacrime in cui c’era dentro tanto, forse tutto. Adesso per lei al secondo turno la connazionale Ekaterina Makarova, numero 43 WTA, che martedì sera ha sopreso una spenta Radwanska. Nelle dichiarazioni del dopopartita la commozione di chi forse nei mesi scorsi ha avuto qualche dubbio sulle proprie possibilità di rientrare: “Mi è sembrato di essere tornata bambina, ho provato le stesse emozioni. Era il primo match dopo tanto tempo, ma è quello che ho fatto da una vita”. Maria è tornata, forse non più forte di prima come si dice spesso in queste occasioni, ma di sicuro ancora più motivata. Qualche torneo per togliersi un po' di ruggine e poi saranno dolori per quasi tutte.