Mondiali, c'è un israeliano: l'iraniano non scende in vasca
Altri SportSecondo l'edizione online del giornale Yediot Ahronot di Tel Aviv, il nuotatore iraniano Mohammed Alirezaei oggi avrebbe boicottato di proposito la batteria dei 100 rana per la presenza di Mickey Malul. Accadde anche a Pechino
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Un deja vu dell'Olimpiade di Pechino. Così l'edizione online del giornale Yediot Ahronot di Tel Aviv commenta oggi la notizia secondo la quale il nuotatore iraniano Mohammed Alirezaei oggi avrebbe boicottato di proposito la batteria dei 100 rana dei Mondiali di Roma pur di non trovarsi a competere con l'israeliano Mickey Malul, inserito nella stessa lista di partenza.
Notata la coincidenza, Alirezaei - riferisce Yediot Ahronot - si è semplicemente rifiutato di presentarsi a bordo vasca, probabilmente dopo essersi consultato con la sua delegazione. Una scelta che il giornale evidenzia come "un replay di quanto accaduto già alle Olimpiadi di Pechino". In quel caso in occasione delle qualificazioni dei 100 rana, quando lo stesso atleta iraniano non aveva accettato di gareggiare al fianco di un altro rivale israeliano, Tom Beeri.
Yediot - che dedica un certo spazio all'andamento dei Mondiali del Foro Italico, descrivendo sul piano sportivo come deludente la prestazione offerta finora dalla compagine israeliana nel suo complesso - rileva invece come un fatto positivo il precedente di ieri di una batteria dei 100 dorso nella quale un nuotatore iracheno di 17 anni, Saif Alaslam al-Saadi, si è presentato regolarmente ai blocchi avendo tra i vicini di corsia l'israeliano Itai Chammah. Pur senza escludere che l'atleta arabo possa in realtà non essersi accorto dell'iscrizione di Chammah, avvenuta all'ultimo momento.
Per evitare provvedimenti disciplinari a Pechino, il presidente della Federazione iraniana di nuoto, Vahid Moradi, spiegò che Alirezaei aveva dato forfait nella gara di rana a causa di un improvviso attacco di appendicite, "mezz'ora prima della gara". Evidentemente deve averne avuto un altro oggi a Roma, dopo aver saputo che anche al Foto Italico avrebbe dovuto gareggiare in una batteria con un israeliano, non più Tom Beeri (come a Pechino) ma Miki Malul.
Un deja vu dell'Olimpiade di Pechino. Così l'edizione online del giornale Yediot Ahronot di Tel Aviv commenta oggi la notizia secondo la quale il nuotatore iraniano Mohammed Alirezaei oggi avrebbe boicottato di proposito la batteria dei 100 rana dei Mondiali di Roma pur di non trovarsi a competere con l'israeliano Mickey Malul, inserito nella stessa lista di partenza.
Notata la coincidenza, Alirezaei - riferisce Yediot Ahronot - si è semplicemente rifiutato di presentarsi a bordo vasca, probabilmente dopo essersi consultato con la sua delegazione. Una scelta che il giornale evidenzia come "un replay di quanto accaduto già alle Olimpiadi di Pechino". In quel caso in occasione delle qualificazioni dei 100 rana, quando lo stesso atleta iraniano non aveva accettato di gareggiare al fianco di un altro rivale israeliano, Tom Beeri.
Yediot - che dedica un certo spazio all'andamento dei Mondiali del Foro Italico, descrivendo sul piano sportivo come deludente la prestazione offerta finora dalla compagine israeliana nel suo complesso - rileva invece come un fatto positivo il precedente di ieri di una batteria dei 100 dorso nella quale un nuotatore iracheno di 17 anni, Saif Alaslam al-Saadi, si è presentato regolarmente ai blocchi avendo tra i vicini di corsia l'israeliano Itai Chammah. Pur senza escludere che l'atleta arabo possa in realtà non essersi accorto dell'iscrizione di Chammah, avvenuta all'ultimo momento.
Per evitare provvedimenti disciplinari a Pechino, il presidente della Federazione iraniana di nuoto, Vahid Moradi, spiegò che Alirezaei aveva dato forfait nella gara di rana a causa di un improvviso attacco di appendicite, "mezz'ora prima della gara". Evidentemente deve averne avuto un altro oggi a Roma, dopo aver saputo che anche al Foto Italico avrebbe dovuto gareggiare in una batteria con un israeliano, non più Tom Beeri (come a Pechino) ma Miki Malul.