LA FOTOSTORY. Teofilo Stevenson boxava per la rivoluzione: "Cos'è il denaro di fronte all'amore di 8 milioni di cubani?". Ma il mondo cambia: adesso anche gli atleti dell'isola di Castro potranno essere professionisti. E guadagnare

"Cosa sono 5 milioni di dollari di fronte all'amore di 8 milioni di cubani?": Teofilo Stevenson, leggenda cubana dela boxe mondiale, rifiutò un giorno a 2 milioni di dollari offertigli per diventare professionista negli Usa -
Stevenson-Ali, il match che non si disputò mai
Stevenson boxava per la rivoluzione e, per questo, si era guadagnato l'eterna stima di Fidel Castro. Storia di un mondo che non c'è più... -
Addio a Stevenson, mito della boxe mondiale
Il governo di Raul Castro, infatti, ha approvato una nuova legge che consente agli atleti cubani di giocare all'estero. Una liberalizzazione che, di fatto, significa il ritorno al professionismo vietato dal 1962 -
Cuba, Raul Castro e la liberalizzazione sui premi-vittoria per gli sportivi
Inutile dire che una svolta di questo tipo, con Fidel Castro alla guida di Cuba, non sarebbe mai stata possibile, dal momento che il professionismo venne abolito proprio dopo la rivoluzione dei "barbudos" -
Cuba e lo sport
Per un pugno di dollari, verrebbe da dire. Eppure, nonostante le novità, sarà difficile dimenticare le vittorie di Alberto Juantorena, "el Caballo", i cui successi erano tutti dedicati alla causa rivoluzionaria -
Tutto lo sport di Castro: ecco chi tifa Fidel
Allo stesso modo, legata ad un supremo ideale di dilettantismo sportivo nazionale è stata la parabola del grande Javier Sotomayor, altista che ha fatto la storia della specialità -
Tutto lo sport di Castro: ecco chi tifa Fidel
Numerosi atleti avevano idealmente sposato la linea castrista. Uno dei più grandi giocatori di baseball della storia, "el Niño" Omar Linares, ricevette numerose offerte dagli States, ma rifiutò sempre per rimanere nella sua Cuba -
Cuba e lo sport
Linares, qui con Castro, a Cuba è una leggenda anche per questo motivo -
Cuba e lo sport
Altri, invece, da Cuba sono fuggiti per diventare professionisti. Nel 1997 se ne andò Orlando Hernandez, anch'egli fuoriclasse del baseball cubano, che lasciò l'isola per firmare un contratto con i New York Yankees -
Castro apre ai calciatori milionari: non sono nemici di Cuba
Il nazionale cubano di baseball José Daniel Abreu, che ad agosto ha raggiunto l'America via Haiti per diventare professionista nella Mlb. La nuova legge lo avvantaggerà -
Castro apre ai calciatori milionari: non sono nemici di Cuba
Troverà un ingaggio negli States anche Raicel Iglesias, grande prospetto del baseball cubano, che si candida a diventare uno strapagato professionista negli Usa. Legittimamente... -
Cuba e lo sport
Osmany Juantorena, invece, per il governo cubano è considerato un dissidente perché, nel 2004, si trasferì in Russia per diventare professionista. Perché a Cuba il professionismo non esisteva -
Osmany Juantorena, l'eroe di Trento che per Cuba è un nemico
Lo stesso discorso valeva, sempre nel volley, per Tai Aguero, che lasciò Cuba già nel 2001. Che ha anche giocato nella Nazionale italiana... -
2009, la Aguero dice addio alla Nazionale italiana
Ora è prevedibile un esodo sportivo soprattutto per i campioni cubani del baseball e del volley maschile e femminile. Ma coloro che decideranno, nonostante la legge, di non seguire i denari stranieri, a Cuba saranno celebrati come campioni del popolo -
Cuba, liberalizzazione sui premi-vittoria degli sportivi