LA FOTOGALLERY. Eretici del pallone o del pedale, capaci di cambiare musica e inventarne una nuova. Con classe immensa e l'aria fissa di essere fuori posto. A vent'anni dall'addio al leader dei Nirvana Kurt Cobain, ecco gli sportivi che più gli somigliano

ROBERTO BAGGIO - Gli allenatori l'amavano poco, e qualcuno dice fosse invidia. Talento come pochi nella storia pallonara, il “Divin Codino” suonava un calcio unico ed eretico. Allergico agli schemi, da quando non gioca ha preferito abbandonare la scena -
"Il mio Cobain". Vent'anni dopo la fiamma non si è spenta
MARCO PANTANI – La bandana, lo sguardo da “bad boy”, il ritmo inferocito con cui affrontava la strada, la capacità di non essere mai banale, in ogni performance, ogni salita come un palcoscenico. Tutto del “Pirata” era rock. Purtroppo, anche l’epilogo -
"Il mio Cobain". Vent'anni dopo la fiamma non si è spenta
CASEY STONER – Prima di lui, di traverso come lui... pochi. Resta l'unico ad aver domato l'intrattabile Ducati, che poi sarebbe rimasta tanto indigesta a un altro fenomeno come Rossi. Sapeva battere tutti ma non la pressione, così s'è ritirato a 27 anni -
"Il mio Cobain". Vent'anni dopo la fiamma non si è spenta
ROGER FEDERER – Lui il palcoscenico non l'ha dovuto abbandonare, ma somiglia a Cobain per quel mix tra talento puro e carattere fragile. Il suo tennis, suonato senza mezze misure, l'ha portato ad essere il più grande. Ma anche a sconfitte incredibili -
"Il mio Cobain". Vent'anni dopo la fiamma non si è spenta
MARTINA HINGIS - Anche lei ha un po' dell'irregolarità grunge dei Nirvana. Campionessa giovanissima, si è già ritirata due volte: a 22 anni e nel 2007, dopo la positività alla cocaina. Da poco è rientrata e ha finito per vincere anche il doppio di Miami -
"Il mio Cobain". Vent'anni dopo la fiamma non si è spenta
MICHAEL PHELPS – Primo nuotatore a saper mischiare generi e specialità ed essere immenso in tutti quanti, non è riuscito a non farsi tormentare dai riflettori, dalla pressione, dalla necessità di essere sempre il migliore e anche lui s’è ritirato presto -
"Il mio Cobain". Vent'anni dopo la fiamma non si è spenta
ROBERT KUBICA – Veloce, aggressivo, “rock” anche nelle interviste, con il suo italiano perfetto e simpatico. Ma sfortunato, troppo spesso fuori pista, vittima di incidenti che ne hanno mozzato la carriera. In Formula 1 non lo vedremo più ed è un peccato -
"Il mio Cobain". Vent'anni dopo la fiamma non si è spenta
ALLEN IVERSON - Idolo delle folle, giocoliere della palla a spicchi, quattro volte miglior marcatore della Nba e una volta Mvp. Ma inguaribile solista e, alla fine, incapace di arrivare al grande successo. Il suo n. 3 è stato appena ritirato dai 76ers -
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JONAH LOMU – Il più grande rugbista di tutti i tempi? Forse. Di certo era unico il suo mix di forza e velocità, di cambi di direzione fulminei e agonismo. Maneggiava la palla ovale su un ritmo mai visto. Un male ha fermato la sua carriera a 24 anni -
"Il mio Cobain". Vent'anni dopo la fiamma non si è spenta
BODE MILLER - Sugli sci ha inventato uno stile tutto suo, sempre oltre il limite dell'equilibrio, con il corpo dentro la linea e i piedi a seguire chissà come. Campione senza schemi, non ha mai smesso di sembrare un alieno in tutto il circo dello sci -
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