#SkyBuffaRacconta il 1968: la Primavera di Praga

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La quarta puntata della serie di Federico Buffa ci porta nella capitale della ex Cecoslovacchia dove politica, sport e carri armati si sono incastrati in uno snodo storico che ha le sue radici molti anni prima del 1968

#SKYBUFFARACCONTA IL 1968, MESSICO: TRA ORRORE E GLORIA

"Bisogna metterci il corpo" dicevano i primi contestatori in California. E il corpo ce lo metteranno anche gli studenti di Parigi, di Roma e di tutta Europa contagiati ed esaltati dal vento rivoluzionario del 1968. Intanto a Praga, allora capitale di un piccolo stato facente parte dell'ex blocco sovietico, il governo di Alexander Dubcek è avviato su un cammino di riforme, quando, in Primavera, si scatena la più ottusa e simbolica repressione del potere costituito che la storia ricordi. I carrarmati russi invadono il paese e stroncano il cambiamento. La risposta, tramite il corpo, arriverà anche nello sport, con le imprese di alcuni atleti che si tingono di motivazioni ideali e politiche.

Se alla violenza bastano poche idee, la resistenza non violenta richiede immaginazione e coraggio, in ogni campo. Nello sport i ciechi fino alla metà degli anni '60 sono ricordati per due discipline, il calcio e l'atletica leggera perché vanno in finale a due mondiali: nel 1934 in Italia e nel 1962 in Cile. In entrambi i casi vengono rimontati. Memorabile anche l'impresa di Emil Zátopek, un umile operaio che alle Olimpiadi di Helsinki del 1952 aveva scritto una pagina di storia irripetibile, vincendo i 10mila, i 5000 e la maratona.

Ma gli atleti che più hanno incarnato lo spirito del 1968 cecoslovacco, segnato dall'invasione sovietica, furono altri: prima di tutto Vera Caslavska che, per aver voltato il capo alla bandiera dell'URSS in Messico, si vide negata per anni la dignità in patria; e poi la nazionale di Hockey su ghiaccio, che per tre volte riuscì a mettere sotto l’imbattibile squadra russa, prima alle Olimpiadi e poi al Mondiale. Sono questi i veri eroi della puntata, che rappresentano il punto di contatto con la Storia con la ‘S’ maiuscola. Rappresentano l'orgoglio, la dignità e il desiderio di libertà di un popolo che non cede al suo oppressore. 

La cosiddetta Primavera di Praga del 1968, ebbe un periodo di incubazione molto lungo che affonda le radici negli anni ‘50 e questo lo si deve a questa straordinaria città, Praga, che, a parte il fatto che siede su un vortice di energia che la rende una dei luoghi più esoterici d’Europa, ha una base culturale e storica troppo ampia per tenerla completamente repressa.  E’ proprio qui che la grande Storia dei popoli e degli eserciti si fonde in maniera mirabile e completa con alcuni indimenticabili avvenimenti sportivi, rievocati nella quarta puntata di #SKYBUFFARACCONTA 1968.