
I migliori atleti del 2018, le foto dei protagonisti dell'ultimo anno
Va in archivio un anno memorabile nello sport, 2018 ricco di imprese e protagonisti d'eccezione. Se Hamilton e Marquez si sono confermati imbattibili nei motori, Modric si è imposto nella corsa al Pallone d'Oro mentre Djokovic è tornato al vertice del circuito ATP. Non sono mancati nemmeno sportivi italiani dalla stagione indimenticabile

Va in archivio un anno memorabile nello sport, 2018 ricco di imprese e protagonisti d'eccezione. Se Hamilton e Marquez si sono confermati imbattibili nei motori, Modric si è imposto nella corsa al Pallone d'Oro mentre Djokovic è tornato al vertice del circuito ATP. Non sono mancati nemmeno sportivi italiani dalla stagione indimenticabile

LEWIS HAMILTON. Iniziamo dal 33enne pilota britannico, cinque volte campione del mondo in Formula 1 dopo il trionfo nel 2018. Ben 408 i punti conquistati da Hamilton (88 in più di Vettel) con 11 GP vinti e l’ennesima affermazione (4^ di fila) in materia di pole position conquistate durante l’anno. Un contributo fondamentale nel 5° titolo costruttori consecutivo della Mercedes, lui che figura come il britannico più vincente di sempre. Sono 73 i suoi successi totali: nel mirino i 91 del leader Michael Schumacher

MARC MARQUEZ. Se Hamilton risulta imbattibile in F1, che dire del 25enne catalano vincitore del 5° titolo assoluto nella MotoGP? Sono 321 i punti da lui conquistati in stagione, 76 in più di Dovizioso con la bellezza di 9 successi in gara. Un classe 1993 sempre più predestinato: sono 7 i suoi trionfi iridati considerando le affermazioni in 125 (2010) e Moto2 (2012), apprendistato necessario per imporsi da cannibale pure nella classe regina. Se la Honda non può che gioirne, gli avversari non riescono a limitarne lo strapotere

LUKA MODRIC. È andato in archivio dopo un decennio il duopolio Cristiano Ronaldo-Leo Messi per quanto riguarda il Pallone d’Oro, massimo riconoscimento individuale nel calcio concesso al 33enne croato. Merito della terza Champions vinta da protagonista, della finale raggiunta ai Mondiali con la Croazia e dei premi a lui riservati nell’arco dell’anno dalla UEFA e dalla FIFA. La definitiva consacrazione di Modric, punto fermo del Real Madrid, lo celebra come uno degli eroi assoluti nello sport internazionale

KYLIAN MBAPPÉ. Se a Modric è stato consegnato il Pallone d’Oro 2018, France Football ha omaggiato il 20enne di Bondy con il Trofeo Kopa riservato al migliore giovane dell’anno. Non poteva essere diversamente per lo scatenato Mbappé, 4° nella corsa al Ballon d’Or ma soprattutto campione del mondo con la Francia sulle orme di Pelé. Quattro i gol segnati in Russia dall’enfant prodige classe 1998, affare da 135 milioni di euro per trasferirlo al PSG: qui si è subito preso la scena scavalcando una star come Neymar

ZINEDINE ZIDANE. Calciatori fenomenali e allenatori vincenti, vedi il CT francese Deschamps sul tetto del mondo a distanza di vent’anni dal trionfo da centrocampista con i Bleus. Suo compagno era Zizou, privo di una panchina da maggio eppure ammesso di diritto tra i migliori sportivi del 2018: terzo trionfo consecutivo in Champions League, eguagliati Paisley e Ancelotti ma unico a riuscirvi per tre edizioni di fila. Se Zidane ha salutato il Real Madrid dopo la finale di Kiev, quale sarà la sua prossima destinazione per vincere ancora?

MASSIMILIANO ALLEGRI. Zidane inimitabile in Europa, Allegri invincibile in Italia: è l’allenatore della Juventus a dettare legge con quattro scudetti di fila e altrettante Coppe Italia consecutive. Nessuno come lui nella top 5 d’Europa con il double per quattro stagioni filate, dominio assoluto che pretende l’affermazione in Champions League. Non è un mistero che l’arrivo del marziano Cristiano Ronaldo sia indirizzato alla conquista del trofeo più prestigioso: chissà se la Juve vi riuscirà grazie a questi due fenomeni

NOVAK DJOKOVIC. Reduce da un 2017 da incubo abbandonando la top 10 della classifica mondiale (non accadeva da dieci anni), il 31enne serbo si è ritrovato addirittura alla 22^ posizione prima della svolta sulla terra di Wimbledon. Al trionfo ai Championships (4° titolo londinese) seguono le vittorie ai Masters (Cincinnati e Shanghai) oltre 3° storico trionfo agli US Open: successi che lo riportano al vertice del ranking ATP per la 5^ volta in carriera, una scalata clamorosa registrata da uno dei tennisti più forti di sempre

JAMES HARDEN. Se i Golden State Warriors si sono laureati campioni NBA per la terza volta negli ultimi quattro anni, il 2018 è stato senz’altro l’anno del "Barba": frenato all’ultimo da Curry nella finale di Conference, la star di Houston è stato nominato MVP della lega. La guardia dei Rockets è entrato così nell’Olimpo del basket a stelle e strisce, lui che a 29 anni era già considerato uno dei giocatori più forti in attività. Non può essere un caso che l’incredibile Harden sia ancora protagonista nella nuova stagione

LUKA DONCIC. Già campione d’Europa con la Slovenia nel 2017, il 19enne di Lubiana si è confermato un predestinato nel basket: protagonista assoluto con il Real Madrid sul tetto di Spagna e soprattutto d’Europa, merito del trionfo in Eurolega dove viene eletto MVP, MVP delle Final Four e naturalmente miglior giovane. Inevitabile il salto nella NBA in forza ai Dallas Mavericks: ebbene, l’impatto di Doncic negli Stati Uniti è a dir poco sensazionale. Un classe 1999 che ha tutto il tempo per continuare a stupire

CHRIS FROOME. Si è detto fiducioso per la doppietta Giro-Tour nel 2019, intanto il 33enne del Team Sky si è iscritto al club dei 7 corridori vincitori in tutti e tre i grandi Giri ciclistici. Merito del trionfo alla Corsa Rosa nonostante l’avvio in salita: l’impresa al Colle delle Finestre è forse la più spettacolare dai tempi di Pantani, exploit che si rivelerà decisivo nel successo del britannico. Al Tour de France raggiungerà il 3° posto, piazzamento finale che rinnova il suo desiderio di imporsi dall’Italia alla Francia nei prossimi mesi

FRANCESCO MOLINARI. Dice di non porsi limiti, d’altronde il 2018 di Chicco l’ha visto strabiliare e guadagnare la bellezza di 12,5 milioni di dollari di soli premi. Merito dei trionfi al BMW PGA Championship (più importante torneo dello European Tour), del suo primo successo in un torneo del PGA Tour (Quicken Loans National, primo italiano a riuscirvi dal 1947) e soprattutto del successo (inedito per un suo connazionale) al Major nell’Open Championship in Scozia. E che dire del suo contributo decisivo alla festa nella Ryder Cup?

TIGER WOODS. Senza allontanarci dal green incontriamo una celebrità del golf, 42enne che si riscopre al 9° posto nella top 10 di Forbes: merito di un patrimonio stimato in 800 milioni di dollari e ritoccato nel 2018 con la vittoria nel Tour Championship a settembre. Un successo atteso da 5 anni nel PGA Tour che gli ha permesso d’incrementare i guadagni di 50 milioni di dollari rispetto all’anno precedente. Insomma, vietato dare per finito un campione come Tiger sebbene sconfitto nuovamente da Molinari nella Ryder Cup

PAOLA EGONU. Se l’Italia maschile del volley si è fermata alla terza fase dei Mondiali nonostante gli scatenati Zaytsev e Juantorena, le ragazze della pallavolo si sono arrese all’ultimo ostacolo contro la Serbia. Una marcia da applausi quella della squadra del CT Mazzanti, gruppo formidabile a partire dall’opposto classe 1998: impatto devastante di Paola con 324 punti all’attivo, nessuna come lei al torneo in Giappone. Degne di note anche le prestazioni di Miriam Sylla, Ofelia Malinov e Monica De Gennaro

MIKAELA SHIFFRIN. Obbligatorio citare Marcel Hirscher, due medaglie d’oro ai Giochi Invernali e re indiscusso in Coppa del Mondo con il 7° trionfo consecutivo. Numeri pazzeschi allo specchio con quelli della 23enne statunitense, oro olimpico a Pyeongchang e vincitrice della Coppa del Mondo generale per la 2^ volta di fila. E non è tutto: lo scorso 2 dicembre, trionfando nel SuperG a Lake Louise, Mikaela è diventata l’unica sciatrice a trionfare in 6 specialità diverse. Un’impresa davvero da Wonder Woman

ESTER LEDECKA. Senza allontanarci dagli sport invernali, come non citare la 23enne ceca entrata nella storia ai Giochi Olimpici di Pyeongchang. Ester è diventata infatti la prima donna nelle Olimpiadi invernali a festeggiare un titolo in due discipline diverse nella stessa edizione: è accaduto trionfando nel SuperG di sci alpino e nello slalom gigante parallelo di snowboard. Basti pensare che l’impresa era riuscita negli anni ’20 a due soli uomini, i norvegesi Haug e Grottumsbraten peraltro in due discipline affini

SOFIA GOGGIA. E che dire delle atlete d’oro di casa nostra? A Pyeongchang si sono affermate Arianna Fontana (short track), Michela Moioli (snowboard cross) e un’altra bergamasca come la 26enne Sofia: medaglia d’oro nella discesa libera, trionfo bissato in Coppa del Mondo nella sua specialità. Battuta Lindsay Vonn per 3 punti, ennesimo successo che ha reso memorabile il suo 2018 eccezion fatta per la frattura del malleolo rimediata ad ottobre. La rivedremo sugli sci da fine gennaio per nuove vittorie ad alta quota

IRLANDA. Spostandoci nel rugby la scena è tutta per i Greens allenati da Joe Schmidt, squadra che ha trionfato nel Sei Nazioni 2018 senza alcuna sbavatura: 5 vittorie su 5, Grande Slam ritoccato nell’ultimo incontro a Twickenham contro i campioni uscenti dell’Inghilterra. E non è tutto: lo scorso novembre, a Dublino, l’Irlanda ha battuto per la 2^ volta nella propria storia (la 1^ in casa) i temibili All Blacks. Ecco perché il guanto di sfida verrà rinnovato alla prossima Coppa del Mondo in Giappone

FILIPPO TORTU. Il record italiano di Pietro Mennea (10’’01) sui 100 metri piani resisteva dal 1979, exploit battuto dal 20enne di origini sarde: è accaduto il 22 giugno 2018 al Meeting di Madrid, quando Tortu ha corso la distanza in 9’99 entrando nella storia dello sport azzurro e diventando il primo italiano ad abbattere il tetto dei 10’’ sulla distanza (134° al mondo a riuscirvi). Risultato che pone l’accento sul talento delle Fiamme Gialle, predestinato dell’atletica destinato a nuove imprese nelle prossime tappe

BEBE VIO. Non finisce più di sorprendere l’infinita Bebe, 21enne dai risultati sportivi incredibili: già campionessa europea nella scherma paralimpica nel 2014 (Strasburgo) e nel 2016 (Casale Monferrato), la ragazza veneta si è ripetuta a settembre a Terni confermandosi imbattibile nel fioretto. Battuta in finale la russa Irina Mishurova (15-1) festeggiando così il suo 3° successo continentale di fila. Poco da aggiungere sui traguardi raggiunti da Bebe, talento da combattente innata e orgoglio di un Paese intero

SIMONE BILES. Nella ginnastica la regina non può che essere la 21enne statunitense dalle vittorie senza fine. Dopo i quattro ori alle Olimpiadi di Rio, Simone ne ha conquistati altrettanti ai Mondiali di Doha dall’individuale al volteggio, dal corpo libero alla squadra. Dati alla mano, si tratta della prima e unica ginnasta a vincere quattro titoli mondiali (tre dei quali consecutivi): sono 14 le sue medaglie d’oro complessive, nessuno come lei nella storia. Ecco perché a 21 anni è già una superstar assoluta

SIMONA QUADARELLA. A proposito di talenti, è stata la stessa 20enne nuotatrice romana a commentare il suo 2018: "È stato un anno bellissimo che si è concluso al meglio, mi dispiace un po’ lasciarlo ma confido di vincere altrettanto nel 2019". In attesa di superare la Ledecky, infatti, Simona ha conquistato tre meravigliose medaglie d’oro agli Europei di Glasgow (800 m, 1500 m e 400 m stile libero) sfiorando l’exploit pure ai Mondiali di Hangzhou con l’argento negli 800 m stile libero. Ebbene sì, abbiamo un’altra reginetta in vasca

ANTHONY JOSHUA. Merita una citazione l’ucraino Oleksandr Usyk, pugile dal 2018 esaltante e pronto a sfidare nei pesi massimi l’invincibile 29enne inglese. Già, perché il detentore dei titoli mondiali IBF, WBA, WBO e IBO vanta un bilancio di 22 vittorie in altrettanti incontri ritoccato nel 2018: battuti il neozelandese Parker ed il russo Povetkin, successi che legittimano la sua leadership nella boxe. Una serie immacolata che metterà a dura prova il prossimo sfidante dell’incredibile Joshua, davvero mostruoso sul ring

KHABIB NURMAGOMEDOV. Chiudiamo la nostra carrellata con l’imbattibile fighter delle arti marziali miste, 30enne russo che non conosce rivali nei pesi leggeri. Se il trionfo ad aprile contro Iaquinta gli era valso la conquista del titolo, la difesa della corona UFC contro la star Conor McGregor a Las Vegas lo ha decretato nuovamente superiore: vittoria per sottomissione ai danni di Notorious, peccato per la rissa scatenata al termine del match. Certo è che sull’ottagono il lottatore daghestano è ancora imbattuto dopo 27 incontri