Ai Mondiali di Stoccarda è arrivata l'aritmetica qualificazione alle Olimpiadi giapponesi. Nazionale femminile di giovanissime e alla loro prima partecipazione iridata quella formata da Giorgia Villa, Elisa Iorio, le gemelle Asia e Alice D’Amato e Desiree Carofiglio
LO SPECIALE. PICCOLE DONNE CRESCONO: LE FATE AZZURRE DELLA GINNASTICA
Sono giovani, hanno 15, 16 e 17 anni, hanno lasciato le rispettive case quando erano bambine per amore della ginnastica e per inseguire il sogno olimpico. Giorgia Villa, le gemelle genovesi Asia e Alice D’Amato, Elisa Iorio e Desiree Carofiglio rappresentano la nuova Italia della ginnastica artistica, soprannominate LE FATE, hanno già da tempo sulle spalle la pressione di tante aspettative e un po’ la colpa è loro: sono troppo brave, a livello juniores hanno vinto quasi tutto battendo soprattutto la Russia, ma l’insidia del 2019 era dietro l’angolo. Questa è la loro prima stagione da seniores, sono i primi mesi di confronto con le grandi ginnaste del pianeta, è il delicato passaggio dal punto di vista fisico oltre che psicologico, tra l’essere una promessa e una conferma. Enrico Casella CT dell’Italia e deus ex machina della Brixia Brescia, culla di Vanessa Ferrari e delle stesse Fate, ha sempre predicato calma e gesso: “Dobbiamo avere pazienza per vederle, penso io, nel 2020. Il mio compito è aiutarle a crescere. In questa crescita c’è la ginnastica ma anche tutto il resto”. Sarà felice Casella di esser stato smentito nella prima giornata di gare iridate. Alla prima partecipazione in un Mondiale le giovani azzurre fanno il botto, conquistano il Pass Olimpico per Tokyo e riescono pure ad entrare in finale nella prova a squadre. E dire che la lunga giornata dedicata alle rotazioni era iniziata in chiaroscuro, dopo aver dominato nelle rotazioni al volteggio e alle parallele asimmetriche, Le Fate incappano in una prova da incubo alla trave con tre cadute, compromettendo l’ingresso nelle finali di specialità e soprattutto la finale a squadre tra le migliori otto al mondo. Con un punteggio di 161.931 restano però in piedi le speranze a cinque cerchi per i nove pass olimpici a disposizione (con Usa, Russia e Cina già qualificate). L’Italia chiude la sua oro rotazione alle h 10.30, la sensazione è che sarà una giornata di passione, infinita: bisogna aspettare il pomeriggio e poi la sera, cioè la conclusione di tutte le rotazioni delle nazionali impegnate nelle qualificazioni. A metà pomeriggio arriva però la sorpresa del Giappone che commette due errori alla trave (161.228 ) e chiude dietro alle azzurre. E’ la notizia più dolce, conti alla mano l’Italia è sicura di essere tra le migliori 12 e quindi c’è l’aritmetica certezza di aver conquistato il pass Tokyo 2020. Un sospiro di sollievo, Giorgia, Asia, Alice, Elisa e Desiree hanno raggiunto il vero obiettivo di questi Mondiali in terra tedesca, alla loro prima partecipazione iridata! L’ingresso nella finale a squadre, cioè tra le prime otto, sembra una chimera, l’Italia è settima nella classifica provvisoria ma devono ancora gareggiare il Brasile e la Spagna. Le speranze sono sotto zero, vabbè almeno godiamoci lo spettacolo della leggenda Simone Biles. Alle ore 20 tocca agli Usa e debutta in pedana la ginnasta dei 4 ori olimpici a Rio 2016, la quattro volte Campionessa del Mondo nell’ all-around. La Biles abbina pura magia alla difficoltà acrobatica di nuovi elementi. Nel corpo libero sfodera il doppio salto con triplo avvitamento che dopo questi Mondiali verrà nominato come “movimento Biles”, per poco non sfonda il muro dei 15 punti (14.883). L’ americana è pronta per il difficile e pericoloso “Tsukahara”, avvitato in uscita, alla trave (14.800), nell’all-around non supera il muro dei 60 punti (59.432) ma il discorso è rimandato alla finale. Fermi tutti, Simone Biles ci ha distratto: l’Italia è scesa all’ottavo posto, manca solo il Brasile a concludere la giornata. Sono le ore 21.39 e nonostante il 13.833 di Flavia Saraiva al corpo libero, settimo posto di specialità, la prova di squadra delle ginnaste verdeoro è inguardabile, chiudono al 14esimo posto (157.596), sono addirittura fuori dalle Olimpiadi di Tokyo. Nel giro di 10 lunghissime ore cambia totalmente la giornata delle azzurre: dalla delusione della possibile eliminazione al risultato eccezionale dell’ottavo posto (161.931). Gli Usa chiudono in testa (174.605 punti) davanti alla Cina (169.161) e alla Russia (168.080) ma la nostra copertina è dedicata a Giorgia Villa, Asia e Alice D’Amato, Elisa Iorio e Desiree Carofiglio. Oltre al biglietto per Tokyo 2020 le Fate conquistano l’ingresso nella finale a otto squadre, e meno male che questo loro primo Mondiale doveva essere una tappa di apprendistato. Certo, si può e si deve migliorare, la tensione e gli errori ci sono stati, nessuna delle allieve di Casella si qualifica per le finali di specialità, solo Giorgia Villa (13esima, 54.399) e Elisa Iorio (20esima, 53.532) entrano nella finale all-around. Tempo al tempo, per ora basta e avanza questo risultato. Si chiamano Fate ma sono pure ragazzine terribili, determinate ad andare lontano. Bravissime.