Zanardi trasferito al San Raffaele di Milano in terapia intensiva, condizioni instabili
milanoAlex Zanardi è stato ricoverato nel reparto di Terapia Intensiva neurochirurgica dell’ospedale San Raffaele di Milano. A rendere necessario il trasferimento dall'Istituto di riabilitazione neurologica "Villa Beretta" una "intercorsa instabilità delle condizioni”. L’équipe sta sottoponendo il paziente ad accertamenti per “l’inquadramento generale delle condizioni cliniche del paziente”
"Intercorsa instabilità delle condizioni cliniche del paziente". È la frase che crea apprensione, quella con la quale l'Istituto di Riabilitazione di Villa Beretta (Costa Masnaga) annuncia il trasferimento di Zanardi all'ospedale San Raffaele di Milano. Un breve tragitto, di 30 Km. Sono le 16.30 quando al Pronto Soccorso fa il suo ingresso a sirene spente l'autoambulanza con a bordo Alex, seguita dall'auto della moglie Daniela, tanto silenziosa quanto caparbia nel non lasciare un istante il suo amore. Zanardi viene subito sottoposto ad accertamenti, nuovi esami per inquadrare le sue condizioni cliniche generali, ricoverato nel Reparto di Terapia Intensiva Neurochirurgica diretta dal professor Luigi Beretta.
Il 21 il ricovero a Villa Beretta
Dallo scorso 19 giugno, dal tremendo incidente lungo la statale 146 nei pressi di Pienza, Alex continua ad essere un paziente in difficoltà. Per 32 giorni è rimasto ricoverato al Policlinico di Siena, sottoposto a tre delicatissimi interventi chirurgici. Per 25 giorni è stato sedato farmacologicamente perché -lo hanno sottolineato più volti i medici senesi- il suo cervello aveva bisogno di stare a riposo il più possibile, senza fretta di essere risvegliato. Una sedazione così massiccia, nonostante sia terminata, necessita di tempo - non meno di due/tre settimane - per essere smaltita dal corpo umano. Con il passar dei giorni l'effetto di tale sedazione viene meno: è il delicato passaggio dal sonno alla veglia.
A Villa Beretta, dove Zanardi è arrivato martedì scorso, i medici hanno però constatato la sua instabilità, motivo per cui hanno preferito la sicurezza di un nuovo ricovero in un Reparto attrezzato di Terapia Intensiva. Il cervello di Alex richiede ancora un sostegno adeguato, deve essere assistito, alla bisogna, da macchinari che ne stabilizzino i parametri vitali.