Boxe, Manny Pacquiao annuncia il ritiro: farà politica nelle Filippine

L'ANNUNCIO
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Il puglile filippino, 42 anni, ha annunciato il suo addio alla boxe dopo 26 anni di carriera. Ha vinto 12 titoli mondiali ed è stato l'unico nella storia ad aver vinto in otto diverse classi di peso. Senatore delle Filippine dal 2016, sarà candidato alla presidenza del suo Paese

"È la decisione più dura della mia vita". Sono queste le prime parole scelte da Manny Pacquiao per annunciare il suo addio al pugilato. Attraverso un lungo video postato sui propri profili social, il filippino, 42 anni, ha comunicato la decisione di lasciare la boxe dopo 26 anni di carriera. Per Pacquiao, unico pugile nella storia ad aver vinto titoli in otto diverse classi di peso, inizierà una nuova vita in politica: si candiderà alla presidenza delle Filippine nelle elezioni del prossimo anno, nelle fila di un'ala del partito di governo, PDP-Laban.

Il saluto di Pacquiao

Immagini di una lunghissima carriera raccolte in un video di 14 minuti postato sui social. Poi parole e ringraziamenti sentiti: "Mentre appendo i miei guantoni da boxe - ha scritto Pacquiao - vorrei ringraziare il mondo intero, specialmente il popolo filippino, per avermi sostenuto. Per me è difficile accettare che il mio tempo da pugile sia finito. Ma oggi annuncio il mio ritiro". Dopo l'esordio nel pugilato professionale nel 1995 nella categoria peso mosca junior, in 26 anni di carriera il filippino è stato protagonista di 72 combattimenti, con uno score di 62 vittorie (39 per ko e 23 per decisione), 8 sconfitte e 2 pareggi. 12 i titoli mondiali vinti. Conosciuto con i soprannomi di Pacman, People's Champ e National Pugno, da adolescente lasciò la sua casa nel sud delle Filippine per raggiungere Manila attraverso una nave con l'obiettivo di uscire da uno stato di povertà assoluta. Ci è riuscito attraverso la boxe, grazie alla quale è diventato uno degli atleti più pagati al mondo

La carriera politica

La decisione di dare l'addio al pugilato era attesa. Senatore delle Filippine dal 2016, Pacquiao aveva accettato a inizio settembre la nomina del suo partito annunciando di fatto la candidatura alle elezioni presidenziali in programma nel maggio 2022. Uno dei punti principali del suo programma è la lotta alla povertà. Recenti le accuse all'amministrazione del presidente Rodrigo Duterte, suo alleato formale, di aver aggravato la corruzione nel Paese e gli avvertimenti nei confronti dei politici corrotti, ai quali non verrà risparmiata la prigione. 

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