Euroindoor, Marcell Jacobs re dei 60 metri. "Una vittoria dopo tanto lavoro e batoste"

Atletica
Foto CREDITS: COLOMBO/FIDAL

Il 26enne bresciano nato in Texas riesce finalmente a sprigionare il tuo potenziale unito ad una nuova maturità mentale. Con 6”47 domina i 60 metri agli Europei Indoor di Torun, un tempo strepitoso che diventa il nuovo primato italiano e la miglior prestazione mondiale stagionale

EUROPEI INDOOR, SFUMA IL SOGNO DELLA MEDAGLIA PER IAPICHINO

Finalmente arriva la prima vittoria di Marcell Jacobs. Ottenuta con un tempo che sbriciola il precedente primato italiano (6”51 di Tumi del 2013) ed è la miglior prestazione mondiale stagionale: 6”47, roba da stropicciarsi gli occhi. Dietro questo successo ci sono tanti anni di lavoro e non solo. “E’ la somma di tante batoste ricevute, compresi gli infortuni che mi hanno fatto abbandonare la specialità che ho sempre amato il salto in lungo (8.07 metri di personale nel 2017)”. La pedana non andava d’accordo con i tormenti del suo ginocchio da qui la decisione di Marcell di concentrarsi solo sulla velocità. Dal 2015 si è messo nelle mani del coach Paolo Camossi, ex oro mondiale nel salto triplo, ha stravolto la sua vita, valigie in mano da Desenzano a Gorizia e poi a Roma dove si è trasferito da due anni e mezzo. Jacobs è un campione come talento e attitudine, sono anni che va veloce ma gli è sempre mancato qualcosa negli appuntamenti importanti, era una questione di testa: non si sentiva mai all’altezza. 

Il gran lavoro psicologico svolto negli ultimi 12 mesi con la mental coach gli ha fatto fare il clic decisivo, eccolo qui il nuovo Marcell. Era il favorito ma si è scrollato le pressioni per dominare. La nuova partenza gli ha fatto acquisire ancor più velocità, ai 40 metri non vede più nessun avversario ma continua a spingere per vincere l’oro da portare a casa ai piccoli Anthony e Meghan, i figli di 18 e 5 mesi avuti dalla compagna Nicole. “Ho visto che erano tutti dietro ma ho voluto continuare a correre nel modo in cui avevo preparato questa gara. Dopo tante sofferenze adesso possiamo festeggiare”, commenta con la felicità negli occhi l’azzurro in forza alle Fiamme Oro. L’aveva immaginato tante volte questo momento, il potersi avvolgere nel tricolore, lui che è nato a El Paso in Texas da papà americano e mamma bresciana: “Un sogno per me mettermi questa bandiera addosso, sono orgoglioso. Avevo una condizione fisica ottimale, mentalmente pure, è stata una gara super. Negli ultimi due Europei non ero riuscito ad arrivare nemmeno in finale, ricordo i momenti di sconforto insieme al mio team ed invece, a distanza di due anni, siamo qui con la medaglia d’oro al collo".

Il Jacobs versione 2021 con questa testa e con le nuove frequenze di corsa non si accontenta, non vuole più lasciare nulla per strada. Il suo motto da domani non cambierà: testa bassa e lavorare. Nella stagione all’aperto vuole scendere sotto i 10 secondi (ha un personale di 10”03 stabilito nel 2019) per rinsaldare la rivalità con l’amico Filippo Tortu e cementare una staffetta veloce 4x100 che può regalare altre soddisfazioni. “Nella mia vita normale non cambierà nulla, ora però sono più consapevole delle mie forze. Con Paolo Camossi torneremo duro a lavorare in vista dell’estate perché ci sono ancora tanti obiettivi da raggiungere". Da campione d’Europa indoor la sua ambizione non diminuisce, anzi. 




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