Atletica, Mondiali staffette: la 4x100 azzurra di Tortu e Jacobs vola a Tokyo 2021

Atletica
Lia Capizzi

Lia Capizzi

Colombo/FIDAL
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Ai Mondiali di Staffetta in Polonia en-plein per l’Italia che qualifica per Tokyo tutte le sue cinque staffette. Marcell Jacobs e Filippo Tortu trascinano la 4x100 con vista sull’Olimpiade, insieme a Desalu e Manenti. Conquista il pass anche la 4x400 femminile. Domenica le finali con le medaglie in palio

L’atletica italiana sfoggia un sorriso enorme. La prima giornata delle World Relays a Chorzow (Polonia) porta in dote i pass olimpici che ancora mancavano all’appello. Prima di oggi solo la 4x400 maschile e la 4x100 femminile avevano la certezza del biglietto per Tokyo, in virtù del sesto e settimo posto conquistato ai Mondiali di Doha del 2019. C’era però ancora da riempire la casella della velocità maschile, quasi un paradosso considerando le punte di diamante della nostra nazionale con Tortu (9”99 record italiano e finalista ai Mondiali 2019) e Jacobs (oro 60 metri Europei Torun 2021). La rivalità tra Filippo e Marcell, rinfocolata dal recente titolo europeo indoor di Jacobs con il crono impressionante di 6''47, è da considerarsi una manna per tutto il movimento, in termine di ambizione e attenzione mediatica. I due azzurri si portano volentieri sulle spalle la responsabilità, non sentono la pressione, leggeri di testa ma determinati nel costituire l’asse portante di una staffetta che può far sognare. L’Italia è schierata in terza batteria. Faustino Desalu è solido in prima frazione (10”67), il lanciato di Marcell Jacobs desta impressione (da 9''03), Davide Manenti pennella una bella curva cedendo il testimone in prima posizione a Filippo Tortu (da 9''09) che duella nel rettilineo con il sudafricano Simbine per arrivare con grandissima sicurezza davanti di 5 centesimi al traguardo. È fatta. Nella regione della Slesia gli azzurri vendicano l’episodio del Mondiale Staffette di Yokohama 2019 quando una gomitata dell’americano Lyles aveva compromesso il cambio tra Manenti e Tortu.

 

La staffetta veloce 4x100 vola dunque a Tokyo, conquista la finale di domani con il miglior tempo (38”45, ex-aequo con il Brasile) e, ciliegina sulla torta, si qualifica pure per i Mondiali di Atletica di Eugene del 2022. Considerando che l’appetito vien mangiando, domani in finale sperare in una medaglia d’oro non è una utopia, no?

Volano a Tokyo anche la 4x400 donne e la 4x400 mista

Missione compiuta per le quattro azzurre del giro di pista, con formazione inedita (anche a causa delle dolorose rinunce della vigilia)  Raphaela Lukudo, Eleonora Marchiando, Petra Nardelli, Ayomide Folorunso. Nella prima delle tre batterie l’Italia della 4x400 femminile chiude al terzo posto in 3:30.04, alle spalle di Polonia (3:28.11) e Belgio 3:28.27. La qualificazione diretta è per le prime due più i migliori due tempi, quello delle azzurre è il miglior crono di ripescaggio. La 4x400 accede dunque in finale con il settimo tempo utile, strappa il pass per Tokyo e pure per i Mondiali 2022. Domani sarà una finale prettamente UE con 7 nazioni del Vecchio Continente (Polonia, Belgio, Olanda, Gran Bretagna, Germania, Italia, Francia) e Cuba unica extraeuropea ma accreditata del miglior tempo (3:27.90).

 

Viene premiata la scelta di Filippo Di Mulo, responsabile tecnico delle staffette azzurre e del CT dell’Italia Antonio La Torre di schierare il primatista italiano dei 400 metri Davide Re nella staffetta mista uomini più donne, con l’obiettivo di conquistare il biglietto per i Giochi. Una 4x400 mista che merita applausi, capace di vincere a mani basse con un notevole vantaggio la propria batteria e di qualificarsi per la finale con il miglior crono in 3:16.52 ma soprattutto la soddisfazione di Edoardo Scotti, Giancarla Trevisan, Alice Mangione e appunto Davide Re, di completare l’en-plein storico di cinque staffette qualificate per le Olimpiadi.

 

La 4x400 uomini, pur senza l’uomo di punta Davide Re schierato tatticamente nella staffetta mista per puntare alla qualificazione a cinque cerchi, conferma il proprio valore. Lorenzo Benati, Alessandro Sibilio, Brayan Lopez e Vladimir Aceti corrono in 3’04”81, con l’ottavo tempo si qualificano per la finale e conquistano anche il pass per i Mondiali del 2022. La 4x400 maschile era già in possesso della qualificazione per le Olimpiadi dai Mondiali del 2019.

 

Conquista la finale anche la 4x100 donne (Johanelis Herrera, Gloria Hooper, Anna Bongiorni e Irene Siragusa) che era già in possesso del biglietto per i Giochi (in virtù del sesto posto ai Mondiali di Doha con nuovo primato nazionale). In Polonia le azzurre chiudono in 44”02 e vincono la propria batteria complice la squalifica per invasione di corsia del Brasile e nonostante un attimo di incertezza nell’ultimo cambio tra la Bongiorni e la Siragusa. È il sesto tempo di qualificazione per la finale (in programma domani), e vale anche l’accesso ai Mondiali di Eugene del 2022. Stupiscono le donne dell’Ecuador capaci di correre in 43”86 (primato nazionale).