Doping, ufficiale: tolto a Gran Bretagna argento 4x100

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Il Tas di Losanna ha definitivamente stabilito che c'è stata una violazione alle regole sul doping da parte di uno degli staffettisti britannici, Chijindu Ujah, che risultò positivo per steroidi al test effettuato dopo la gara. Annullati i suoi risultati, l'atleta dovrà restituire la medaglia ed eventuali premi ricevuti. L'argento va al Canada, bronzo alla Cina

È ufficiale: alla Gran Bretagna è stata tolta, per una positività al doping di uno di suoi componenti, la medaglia d'argento della staffetta 4x100 dei Giochi di Tokyo 2020. Indimenticabile, in quella gara, l'impresa del quartetto italiano Patta, Jacobs, Desalu e Tortu, che vinse l'oro. Ora il Tribunale di Arbitrato dello Sport (Tas) di Losanna ha definitivamente stabilito che c'è stata una violazione alle regole sul doping da parte di uno degli staffettisti britannici, Chijindu Ujah, che risultò positivo per steroidi al test effettuato dopo la gara. Quindi vanno annullati i suoi risultati, e l'atleta dovrà restituire la medaglia ed eventuali premi ricevuti. Alle spalle dell'Italia, l'argento passa quindi al Canada che in pista fu terzo, mentre i ragazzi del quartetto della Cina riceveranno la medaglia di bronzo.

Le scuse di Ujah

Ujah si è sempre difeso sostenendo di essere risultato positivo a causa di "un integratore contaminato". Ora, appresa la notizia del verdetto del Tas, si scusa con i suoi compagni Zharnel Hughes, Nethaneel Mitchell-Blake e Richard Kilty, e spiega di "aver assunto la sostanza inconsapevolmente. Mi scuso ancora con i miei compagni, mi dispiace moltissimo che a causa di questa situazione debbano restituire le medaglie, e mi scuso anche con le loro famiglie e con i tifosi. Mi porterò dietro questo rimorso per il resto della vita".