Mondiali atletica, Marcell Jacobs: "Per la finale sarò al 100%"

dagli usa

Alla vigilia dell'inizio dei Mondiali di atletica a Eugene negli Stati Uniti è tornato a parlare Marcel Jacobs: "Sono venuto qui per giocarmi tutte le mie carte. Per la finale sarò al 100%". I Mondiali di Atletica si potranno seguire in diretta su Sky Sport Arena

"Arrivare qui a Eugene nelle ultime ore mi ha dato energia: entrare in questo villaggio mi ha riacceso il fuoco che era un po' spento". Queste le parole che Marcell Jacobs ha riservato alla stampa alla vigilia dell'inizio dei Campionati Mondiali di Atletica. Il raduno pre-Mondiale di Beaverton, non lontano da Portland, sembra aver riconciliato il campione olimpico dei 100 metri con gli Stati Uniti: "L'America mi ha sempre portato sfortuna, e invece dovrebbe essere una parte di me. Stavolta mi ha dato tranquillità, pace e una grandissima rassicurazione"

Jacobs: "Per la finale sarò al 100%"

E' stato un avvicinamento complicato quello di Jacobs. Tanti problemi fisici che ne hanno messo in dubbio, fino a pochi giorni fa, addirittura la partecipazione all'evento mondiale: "Come sto? Mettiamola così: oggi sono al 97%, il giorno prima della gara sarò al 98%, per la batteria al 99% e per la finale al 100%. Sono qui e adesso mi butto, sono venuto a Eugene per giocarmi tutte le mie carte. Sono onorato di arrivare qui con il titolo di campione olimpico, mi fa capire tutto il percorso fatto - ha proseguito Jacobs - ce lo siamo guadagnati, questo mi rende felice e orgoglioso. Sicuramente ci sono molte più pressioni e responsabilità, però mi piacciono, mi danno stimoli. Mai pensato di fare soltanto la gara individuale e saltare la 4x100 - ha chiarito il 27enne gardesano - arriviamo qui da campioni olimpici, abbiamo passato tante difficoltà ma siamo una vera squadra, un gruppo unito"

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Fra i protagonisti della rassegna iridata c'è sicuramente Gianmarco Tamberi. Anche il suo avvicinamento alla finale dell'alto è stato un saliscendi di problemi fisici e non solo con la separazione dal padre allenatore annunciata ma poi congelata fino al post mondiale: "Quello che è successo al momento non è nei miei pensieri, non può esserci spazio per questo: devo rimanere concentrato sulla gara, sulla mia tecnica di salto, sull’obiettivo che mi sono posto, ho bisogno di ogni energia per farcela, non posso distrarmi. A Eugene mi seguirà mio padre, come previsto". Restano invece i problemi fisici che sembrano limitarlo soprattuto al momento dello stacco: "L’irritazione di un nervo del retto femorale: come uno spillo, che mi impedisce di rimanere decontratto. Ma non ci penserò, ormai ho accettato il dolore, voglio solo concentrarmi sul mio salto, senza pensare ad altro. Sono un guerriero, in campo lotterò fino alla fine, senza pensare al dolore, o agli avversari. La testa sarà solo sul mio salto. Cerco di sentirmi in casa ovunque, il calore della gente, l’energia che arriva dalle tribune, è una mia arma. Ma qui, lo stadio è veramente pazzesco, la curva a ridosso delle pedane, sembra quasi un palaindoor. Non vedo l’ora di andare in campo, l’idea di quello che troverò mi carica tantissimo

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