Mondiali U20, Rachele Mori vince l'oro nel lancio del martello

Atletica
Nicola Roggero

Nicola Roggero

©Getty

Strepitoso successo ai Mondiali U20 di atletica: Rachele Mori vince il titolo iridato nel martello junior a Cali, il sesto della storia azzurra della manifestazione

ascolta articolo

Adesso i Quattro Mori di Livorno sono diventati sei. Oltre a quelli celebri di Piazza Micheli che celebrano la vittoria navale di Ferdinando de’ Medici sui Corsari Barbareschi, nel 1999 si era già aggiunto Fabrizio, oro mondiale a Siviglia nei 400 ostacoli. Da ieri notte i Mori livornesi hanno finalmente un’esponente femminile, Rachele, capace di emulare lo zio vincendo il titolo iridato nel martello junior a Cali, il sesto della storia azzurra della manifestazione.

Una gara infinita

Gara infinita per Rachele, in testa dopo i primi due lanci quando il diluvio ha inondato la pista del “Pascual Guerrero”: manifestazione sospesa, quattro ore di interruzione, si riprendeva e il crescendo dell’azzurra avrebbe fatto invidia a Rossini. Dopo il 62.97 con cui ci si era fermati, saliva a 63.82, poi a 65.84, quindi a 67.21 al quinto lancio. Game, set e match con boato del gruppo azzurro guidato in tribuna da Nicola Vizzoni, argento olimpico a Sydney nella specialità, e da zio Fabrizio che nemmeno quando vinse si era commosso tanto. Gioia che per altro si era già sfogata prima della pioggia con il terzo posto nel lungo di Marta Amani, la ragazza di San Giorgio sul Legnano dove sono abituati al fango della Cinque Mulini ma evidentemente sanno produrre anche buone saltatrici. Bronzo e primato personale a 6.52 all’ultimo salto per Marta, caratteristica di chi ha dentro qualcosa di speciale. Applausi pure per le due 4x100, quarti i ragazzi con Longobardi, Tonella, Malvezzi e Faggin, quinte le ragazze con Bertello, Galuppi, Musica e Angelini, bravi nel triplo Morseletto e Bruno sesti e settimi anche loro al personale, 15.97 e 15.81. Piccoli azzurri crescono, come l’atletica italiana, come i Mori che a Livorno sono diventati sei e magari in futuro sette se il fratello di Rachele, Federico, farà qualcosa di importante con la nazionale di rugby.