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Crippa e Riva, oro e argento nella mezza maratona agli Europei di Atletica

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Si arricchisce ulteriormente il medagliere azzurro grazie alla splendida doppietta nella mezza maratona: Crippa è campione d'Europa davanti a Riva. Per l'Italia anche l'oro a squadre

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È ancora Italia. Un'altra straordinaria doppietta nella mattinata di domenica per il team azzurro agli Europei di Atletica: protagonista questa volta Yeman Crippa che si aggiudica la medaglia d'oro nella mezza maratona, davanti al connazionale Pietro Riva che porta a casa l'argento. Crippa chiude in 1h01'03, mentre a completare il podio è il tedesco Petros che ha dato filo da torcere agli azzurri, ma alla fine si è piantato e non è riuscito a difendere neanche il secondo posto. L'Italia vince anche l'oro a squadre grazie al piazzamento degli altri azzurri in top 10: 6° posto per Selvarolo, 8° per Faniel e 10° per Chiappinelli.

Crippa: "È stata tosta. Al 99% non faccio la 10.000"

"Sicuramente come mezza me la sono studiata un po' più facile, ho fatto un errore perché è stata tosta e mi ha colto un po' impreparato da questo punto di vista - ha detto Crippa a Sky Sport dopo aver vinto l'oro -. C'erano tanti atleti che provavano a fare delle ripartenze e io seguivo, ma poi dicevo 'forse ho sbagliato' perché comunque il gruppo si riprendeva. L'ho fatto 3-4 volte che poi un pochino mi sono costate, mi sono detto 'devo partire o no?'. Poi quando nell'ultimo km ho visto che nessuno faceva un'azione ho capito che potevo giocarmi il mio jolly. La 10.000? Io mi affido al mio allenatore, mi sono iscritto perché se per caso la mezza maratona andava male, allora mi buttavo su quella. La mezza è andata bene, penso dunque al 99% di finire qui l'Europeo". Felice anche Riva per l'argento: "Devo ringraziare tanto Baldini perché mi sopporta e gli ultimi 8 mesi sono stati difficili - ha spiegato -. Credo tanto in lui, ma quando le cose non vanno benissimo a volte ci si scontra tra atleta e allenatore, nonostante mi fidi ciecamente di lui. So che sono un po' più bravo su strada e quindi forse anche io magari inizierò un percorso sulla maratona. So di avere una delle migliori guide possibili quindi lo ringrazio, se uno come me è riuscito ad avere una medaglia l'80% del merito è suo: è un campione anche da allenatore evidentemente, non solo da atleta. Il gesto finale a Petros? Non era intenzionale e rivolto a lui, lo rispetto tanto. Gli ho detto subito che gli pago una pizza, non voleva essere irrispettoso".

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