In un'intervista rilasciata al quotidiano "La Repubblica", Tortu ha parlato del rapporto con Jacobs dopo le polemiche per l'indagine in cui era stato coinvolto il fratello di Filippo per intercettazioni abusive sul campione olimpico nei 100 metri a Tokyo: "Io e Marcell ci siamo chiariti, tra noi non ci sarà nessun imbarazzo"
A pochi giorni dal Golden Gala di atletica in programma a Roma venerdi 6 giugno, Filippo Tortu ha parlato del suo rapporto con Jacobs dopo le polemiche per l'indagine in cui era stato coinvolto suo fratello per intercettazioni abusive su Marcell. "Quel che mi interessava veramente era sentire Marcell, e lo abbiamo fatto il giorno dopo l'uscita delle prime notizie: ci siamo detti che tra di noi non sarebbe cambiato nulla, mi ha fatto molto piacere - ha dichiarato Tortu in un'intervista rilasciata a 'La Repubblica' -. Ma noi abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto, e mi premeva riconfermarlo". E sulle parole di Jacobs al programma Belve di Francesca Fagnani: "In quell'intervista ha ripetuto le stesse cose che aveva detto a me. È stato un periodo turbolento, ma ho la fortuna di avere una famiglia molto unita", ha aggiunto il velocista italiano.
"L'obiettivo è scendere sotto i 10 secondi nei 100 metri"
Tortu scenderà in pista a Roma dove tornerà a partecipare alla gara dei 100 metri. "Sono contento di correre contro Bromell, Kerley, Omanyala, Chituru Ali e avversari che sono andati tutti sotto i dieci secondi - ha spiegato Filippo -. Poi siamo all'Olimpico, è l'ideale tornare a correre in casa i 100. In questa gara non devi ragionare o dosare la velocità ma andare a tutta". E sulle aspettative per la stagione: "Scendere sotto i 10 secondi sui 100, e sotto i 20 sui 200: penso di essere in condizione di farlo. Ai Mondiali di Tokyo voglio la finale sui 200 e una medaglia in staffetta".
"Ho già un obiettivo per i Mondiali di Tokyo"
"Amo lo sport, che si tratti delle bocce o del biliardo, del derby della Bombonera o della Serie D di basket dove mio cugino Federico gioca nel Biassono - ha affermato Tortu-. Un'esperienza incredibile è stato il Mondiale di freccette a Londra: gli spettatori vanno mascherati, i campioni hanno la pancia per trovare il bilanciamento, e si dice che con una mano si tiene la freccetta e con l’altra la birra. I prossimi Mondiali di atletica saranno a Tokyo, e io ho già un obiettivo: voglio restare per assistere a un combattimento di sumo".