
Chess Boxing, tra scacchiera e ring si alternano scacchi e pugilato
Un viaggio alla scoperta degli sport più strani e pazzi del mondo. Perché di vere e proprie "discipline" si tratta, con tanto di regolamento, campionati internazionali e seguito di tifosi e appassionati. Sapevate, ad esempio, che esiste uno sport che combina scacchi e pugilato? Due mondi apparentemente così lontani, che si ritrovano negli incontri di "chess boxing"

Muscoli e cervello: praticamente ogni sport richiede, oltre alle doti fisiche, anche capacità cognitive. Concentrazione, attenzione selettiva, capacità strategica... C'è solo una "disciplina", però, in cui i due mondi si intersecano così strettamente. E se pensavate che scacchi e pugilato fossero lontani anni-luce, c'è chi ha avuto l'idea di combinarli in un unico "sport"

L'immagine può far sorridere, ma non vi converrebbe farlo davanti a loro. I due scacchisti immersi nei loro pensieri sono infatti anche due pugili, come si può dedurre dall'abbigliamento e dal contesto

Ma a chi è venuta l'idea di portare una scacchiera sul ring? E come è possibile giocare a scacchi durante un incontro di pugilato? Seguiteci e vi sveleremo tutti i segreti del "Chess boxing", detto anche "scacchipugilato"

L'idea è di un artista olandese, Iepe Rubingh, che ispirato da una graphic novel ("Freddo equatore" di Enki Bilal) in cui un incontro di pugilato era seguito da una partita a scacchi tra i due "avversari", decide di trovare il modo di combinare regine ed alfieri con i guantoni. Redige il regolamento, e nel 2003 dà il via ai primi incontri di chess-boxing

COME SI GIOCA?
La novità apportata dal suo ideatore sta nel "combinare" i due sport: non più gli scacchi dopo essersele date sul ring (che già non sembra semplice), ma round alternati di pugilato e scacchi. I due sfidanti si affrontano così su undici riprese, iniziando con un round di scacchi della durata di quattro minuti, seguito da uno di pugilato della durata di tre minuti. E così via, con un minuto di pausa tra un round e l'altro per cambiarsi, riprendersi e mettere/togliere la scacchiera nelle versioni più spettacolari, in cui si resta sempre sul ring

Ovviamente ci sono due modalità che possono determinare la fine dell'incontro: il ko sul ring o lo scacco matto sulla scacchiera

Capirete dunque che non basta essere bravi pugili per vincere, così come non è sufficiente nemmeno essere geni degli scacchi

Le difficoltà maggiori, ovviamente, si incontrano quando ci si deve sedere, e concentrare, dopo aver incassato qualche bel colpo ben assestato. Ma alla fine la sportività prevale sempre

A disciplinare questo sport c'è anche una "federazione", la Wordl Chess Boxing Organization (WCBO)

Il primo "Mondiale" è stato disputato ad Amsterdam, nel 2003. Il campione? Curiosamente è stato proprio Iepe Rubingh, il suo ideatore...
