Golf, The Open Championship: favoriti, orari e guida tv

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Molinari prova a riscrivere la storia a Royal Portrush, dove si gioca l'Open Championship, quarto major della stagione. Dopo aver riconsegnato la Claret Jug, Chicco dovrà difendere il titolo del 2018 dagli attacchi di tutti i big del circuito, da Woods a Koepka, da Rose a Johnson. Sul green altri due azzurri, Bertasio e Pavan

L'Open Championship è in diretta su Sky Sport The Open (canale 205) da giovedì 18 luglio a domenica 21 luglio a partire dalle 7.30 del mattino

THE OPEN CHAMPIONSHIP: LA DIRETTA

MOLINARI: "DARO' TUTTO PER VINCERE ANCORA"

GUIDA TV: THE OPEN SU SKY

Francesco Molinari sarà il primo italiano a difendere il titolo in un major, il 148° Open Championship (diretta esclusiva su Sky Sport The Open), il più longevo degli eventi del Grande Slam, nato nel 1860 e che ha attraversato tre secoli, per la prima volta quest’anno divenuto da terzo a quarto e ultimo della serie. Il torneo farà la seconda apparizione della storia in Irlanda del Nord (contro le 50 in Inghilterra e le 96 in Scozia) sullo stesso percorso dove approdò nel 1951, il Royal Portrush GC nella città da cui il circolo prende nome. Tre gli azzurri in gara, con il torinese affiancato da Andrea Pavan, alla seconda esperienza in un major, dopo quella nell’US Open (2014), e da Nino Bertasio, alla prima dopo essere entrato nel field con il quarto posto di domenica scorsa nello Scottish Open.

Molinari e gli altri favoriti

Molinari proverà a centrare a doppietta, che non si verifica dal 2007/2008, autore Padraig Harrington, seguita a quella di Tiger Woods (2005-2006). In un field, come sempre stellare in queste occasioni con 84 degli 85 giocatori migliori al mondo, Harrington non sarà probabilmente in grado di puntare in alto, mentre Woods non nasconde l’idea di portare a 16 i major vinti – per avvicinarsi al record di Jack Nicklaus (18) – con il quarto The Open (come lo chiamano i britannici) nel palmarés. I bookmakers danno Rory McIlroy, a segno nel 2014, quale candidato con più alte possibilità di ricevere la Claret Jug, il trofeo che Molinari ha riconsegnato, nella speranza che sia solo momentaneamente, al board del R&A, ma in un contesto del genere ogni previsione è del tutto aleatoria. Magari c’è qualche past winner che non attraversa un gran periodo come Jordan Spieth (2017), Henrik Stenson (2016) o Phil Mickelson (2013), ma tutti hanno tanta classe da poter compiere anche il miracolo. Hanno sicuramente più certezze Brooks Koepka, numero uno mondiale e una sorta di macchina da major con quattro vinti negli ultimi due anni (su sei successi totali) e Dustin Johnson, numero due, che ha più titoli (20), meno major (1), ma maggiore continuità. Senza dimenticare Justin Rose, oro olimpico a Rio 2016, Jon Rahm, fresco di successo nell’Irish Open, Bryson DeChambeau e Justin Thomas. Sembrano più portati al ruolo di outsider, data la condizione attuale, Rickie Fowler, Patrick Reed, Xander Schauffele, Adam Scott, Jason Day, Sergio Garcia, Hideki Matsuyama e Tommy Fleetwood. Il montepremi è di 10.750.000 dollari.

Giovedì Molinari sul tee già in mattinata

Giovedì Francesco Molinari salirà sul tee di partenza alle ore 9,58 locali insieme a Bryson DeChambeau e ad Adam Scott. Sarà anticipato alle ore 8,25 da Andrea Pavan in terna con Ryan Palmer e con Dylan Frittelli e seguito alle 10,09 da Rory McIlroy, Paul Casey e da Gary Woodland. Nel pomeriggio, alle ore 14,15, Nino Bertasio inizierà insieme a Lucas Glover e a Joost Luiten e alle 15,10 saranno al via Tiger Woods, Patrick Reed e Matt Wallace. Il primo tee shot sarà eseguito alle ore 6,35 dal nordirlandese Darren Clarke.

Guida tv, l'Open Championship su Sky

L’Open Championship sarà trasmesso da Sky in diretta, in esclusiva e in alta definizione, sul canale Sky Sport The Open (205), con collegamenti ai seguenti orari:

giovedì 18 luglio dalle ore 7 alle ore 21,30;

venerdì 19 dalle ore 7 alle ore 21,30;

sabato 20 luglio dalle ore 11 alle ore 21;

domenica 21 dalle ore 10 alle ore 20.

Commento di Silvio Grappasonni, Roberto Zappa, Marco Cogliati, Massimo Scarpa, Alessandro Lupi e di Michele Gallerani.