Tiger Woods, chiuse le indagini sull'incidente: "Eccesso di velocità la causa"

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Eccesso di velocità: è questa la causa dell'incidente di Tiger Woods dello scorso 23 febbraio in California. La chiusura delle indagini è stata comunicata dallo sceriffo della contea di Los Angeles Villanueva. Su Twitter Woods ha voluto ringraziare la polizia e i soccorritori: "Grato per sempre a chi mi ha aiutato"

E' l'eccesso di velocità la causa dell'incidente di Tiger Woods dello scorso 23 febbraio. Lo ha rivelato lo sceriffo della contea di Los Angeles, Alex Villanueva. Secondo il risultato della perizia Woods guidava a circa 140 km/h in una zona in cui il limite consentito è di 72 km/h. Non c'è traccia inoltre che Woods abbia frenato prima di finire fuori strada.  Le indagini per stabilire le cause dell'incidente erano state chiuse circa una settimana fa, tuttavia non potevano essere rese pubbliche senza il permesso dell'atleta, secondo quanto prevede la legge della California.

"Grato per sempre a chi mi ha aiutato"

"Negli ultimi giorni ho ricevuto notizie dal dipartimento dello Sceriffo della contea di Los Angeles sul fatto che l'indagine riguardante il mio incidente è stata completata e chiusa. Sono davvero grato ai bravi samaritani che mi hanno aiutato e chiamato i soccorsi, così come voglio ringraziare i vigili del fuoco, i paramedici e gli investigatori per avermi sostenuto e portato in salvo all'ospedale. Continuerò a concentrarmi sul mio recupero e sulla mia famiglia. E non smetterò mai di ringraziare tutti per il supporto e l'incoraggiamento travolgente che ho ricevuto e sto ricevendo in questo momento difficile". Così Tiger Woods, con un tweet, ha commentato la notizia di chiusura delle indagini riguardanti l'incidente che lo ha visto coinvolto lo scorso 23 febbraio a Los Angeles. 

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