Ottime notizie per la spedizione italiana ai Mondiali di nuoto di Gwanjou. Occhipinti conquista una preziosa medaglia di bronzo nella 25 chilometri dietro al francese Reymond e al russo Belayev. Ottima prova anche per Simone Ruffini giunto quarto
L'arcobaleno alla fine della tempesta, sportiva e meteorologica. Sorride Alessio Occhipinti che conquista la medaglia di bronzo nella 25 chilometri ai Mondiali di nuoto a Gwangju. Il 23enne romano si aggiudica la prima medaglia internazionale al termine di una "battaglia" combattuta nelle acque del Mar Giallo dell'Expo Ocean Park di Yeosu, dopo una giornata di pioggia torrenziale e vento forte che ha reso la vita difficile a tutti gli atleti. Occhipinti ha percorso la distanza in 4h51'09"5 a 3"3 dal vincitore il francese Axel Reymond, campione in carica. Secondo posto per il russo Kirill Belayev, mentre giù dal posio un comunque ottimo Simone Ruffini.
"Sapevo di stare bene ma la medaglia è inaspettata così come quella delle Universiadi - dice Occhipinti - Avevo buone sensazioni, mi sentivo bene e così ho preso la testa della gara e nell'ultimo giro ho provato a resistere al ritorno degli avversari. La medaglia iridata è sempre stata un sogno, ma fino a qualche anno fa non immaginavo potesse arrivare nel fondo".
Ai piedi del podio per la seconda edizione consecutiva Simone Ruffini. "Mi esalto tra acqua mossa e turbolenze meteorologiche - spiega Ruffini che fu oro nel fiume Kazanka nel 2015 - venivo da una stagione difficile condizionata dalla mononucleosi. Solo da aprile abbiamo iniziato ad allenarci e questo risultato dimostra che ho ancora qualcosa da dire. Non ho nessun rammarico per questo piazzamento che ha sapore totalmente diverso da quello di due anni fa".
Nella prova femminile successo della brasiliana plurimedagliata Marcela Ana Cunha, gia' oro nella cinque chilometri, con 8"6 di vantaggio sulla tedesca Finnia Wunram, che precede la francese Lara Grangeon, a 18"2. Settima Arianna Bridi in 5h11'52"6 a 3'49"6; 13/a Barbara Pozzobon in 5h12'53"7 a 4'50"7. "E' stata una gara strana perche' non siamo abituate a ritmi cosi' veloci sin dall'inizio - le parole di Bridi, doppio bronzo iridato nella 10 e 25 km sul lago Balaton due anni fa, e campionessa europea in carica - le prime hanno fatto subito la selezione. Devo accettare questa posizione e ripartire da qui. E' stato un campionato sottotono e non degno del lavoro che abbiamo svolto col mio allenatore Fabrizio Antonelli. Dovremo rivedere qualcosa. Ho fatto troppi errori di testa e tattici. Ora studieremo a tavolino per cercare di azzerarli". Gara difficile anche per l'esordiente Barbara Pozzobon: "E' stata una gara particolare perche' le favorite sono partite presto e ce ne siamo accorte troppo tardi - dice - e' stata dura, una gara tutta all'inseguimento. E' tutta esperienza da applicare la prossima volta".
Lusinghiero il commento finale del ct Massimo Giuliani: "E' stata una medaglia fantastica con due atleti nei primi quattro e la grande rimonta di Simone Ruffini. Alessio Occhipinti sapevamo che nel finale ne aveva meno del francese, piu' esperto, e del russo. E' un risultato importante pero' perche' lui ha le qualita' per primeggiare. Peccato per le ragazze che si sono fatte sorprendere da un primo giro addirittura piu' veloce dei ragazzi. Poi quando c'era da rientrare la Bridi e' rimasta sola e non e' riuscita a fare la differenza. Il bilancio - sottolinea - e' importante perche' in alcuni settori e' andata molto bene. Un bronzo nella 10 km olimpica e un grande argento nella staffetta. Oggi una medaglia da un esordiente che era uno dei due outsider che presentavamo a questi mondiali. Forse e' mancata qualche altra medaglia, ma questo vale anche per altre nazioni che avevano raccolto di piu' la scorsa edizione. Il livello generale si e' alzato e le gare spesso sono finite al fotofinish. Ripartiamo da nuovi valori e atleti che si sono messi in luce a livello internazionale. Dovremo lavorare su qualche contraddizione ma siamo tra le migliori nazioni al mondo orgogliosi come Federazione e Italia".