Ai Mondiali di scherma Alice Volpi trionfa nel fioretto femminile. In terra cinese la 26enne di Siena completa un percorso di consapevolezza iniziato proprio nella rassegna iridata di un anno fa. Allieva del mito azzurro Giovanna Trillini, fidanzata con l’oro olimpico Daniele Garozzo, in finale ha travolto la francese Thibus. Festeggiamenti con tante lacrime e una richiesta ai dirigenti della “sua” Fiorentina. Sul podio anche Arianna Errigo al suo terzo bronzo mondiale consecutivo
Alice e il suo mondo tra le nuvole. Finalmente un mondo tutto d’oro. Finalmente perché la Volpi sembra nata con il fioretto in mano tale è la sua classe, l’oro mondiale under 20 del 2012 era già un segnale ma il suo talento cristallino ha spesso fatto a pugni con l’indole svagata e lievemente pigra. “In questo è brasiliana”, ripete spesso, sorridendo, il CT dell’Italia del fioretto femminile Andrea Cipressa orgoglioso di avere puntato su di lei, da due anni a questa parte, per il nuovo corso del Dream Team. Papà Paolo è di Siena, dove l’azzurra tesserata per le Fiamme Oro è nata e cresciuta, ma è mamma Valeria brasiliana di Rio de Janeiro che le ha trasmesso la voglia di divertimento e soprattutto l’arte della lentezza, quel concetto elastico del tempo tipico dei carioca: “E’ la mia parte brasiliana, vivo un po’ tra le nuvole, sono una che fa fatica ad alzarsi dal divano. Sai come sono fatti i brasiliani no? Un po’ disincantati. A me piace fare la bella vita, quella comoda, mi piace mangiare, da buona toscana amo il cibo”. Le lacrime diventano grandi protagoniste di questo primo oro mondiale, cercato, dannatamente voluto. La Volpi è una fontana, non c’è verso di farla smettere di piangere quando ricorda il nonno Luciano scomparso tre mesi fa: “E’ tutto il giorno che ci penso, spero mi abbia seguito anche lui dovunque sia…Ci ha cresciuti, per me e per mio fratello è stato come un padre. Mando un bacio a mia nonna, conoscendola le sarà preso un infarto oggi”.
Luglio 2017, Lipsia, Alice è una debuttante al suo primo Mondiale, arriva in finale, riesce a raggiungere sul 13-13 la russa Deriglazova, oro olimpico, la porta allo spareggio salvo arrendersi all’ultima stoccata. Boom. Il sogno iridato dell’azzurra viene rimbalzato. Amarezza a parte, da quella sconfitta emerge una nuova Alice, più sicura e consapevole della propria forza. “Queste lacrime le avevo in serbo proprio dall’anno scorso, avevo il rimorso di non averci creduto, di non aver voluto vincere. Il ricordo di quella finale mi è servito per trovare più autostima, per capire che posso giocarmela con tutte”. Gli errori insegnano, questa volta a Wuxi la Volpi è un caterpillar nei turni preliminari e in semifinale, non consente a nessuna avversaria di superare il limite delle 10 stoccate. La finale contro la francese Thibus è un concentrato di pathos e di bellezza, “da anni non si assisteva ad una finale di tale livello tecnico, bellissima, afferma Cipressa. Tiratissima, sul 12-12 l’azzurra sale in cattedra con colpi al volo e una serie di parate e risposte che lasciano stordita la rivale: 15-12, è medaglia d’oro.
Alice e Giovanna, Alice e Daniele, coppie mondiali
A fondo pedana smette di urlare e tira un respiro di sollievo Giovanna Trillini, oggi è la maestra di Alice ma prima ancora è stata una leggenda del fioretto: a Barcellona 1992 fu la prima donna italiana a conquistare due ori in una stessa Olimpiade, per giunta con una sola gamba complice la lesione del crociato del ginocchio sinistro. “Lei è un mito. Da piccola avevo il suo album fotografico, averla come maestra è un qualcosa che non si può descrivere”, confessa la 26enne senese dopo l’abbraccio commovente tra le due “ Devo tanto a Giovanna veramente, mi ha stravolto e trasformato, sia lei sia Annalisa (Coltorti, preparatrice atletica, ndr) mi hanno portato a vincere oggi”. La maestra incassa la dichiarazione di stima tra l’orgoglio e l’imbarazzo. La solita Trillini, la fuoriclasse più riservata del mondo, quella che non ama mai apparire e preferisce parlare con i fatti. “Alice mi ha stupito sin da subito. Durante la prima lezione che abbiamo fatto insieme le avevo proposto un’azione che non mi ha fatto bene. Le ho chiesto spiegazioni e lei tranquilla con il suo accento toscano mi ha risposto: eh ma costa fatica! Da lì ho capito con chi avrei avuto a che fare, in questo è proprio brasiliana. Bisogna comprendere i suoi tempi e soprattutto spronarla. In questi tre anni di lavoro insieme ci siamo conosciute sempre meglio, è una grandissima atleta”. Il rapporto di complicità professionale sportiva vive lungo l’asse Frascati-Jesi. “Lo scorso autunno mi sono trasferita a Frascati per andare a vivere con Daniele ma una settimana al mese la passo a Jesi per allenarmi con Giovanna”. Daniele è Daniele Garozzo, il fidanzato. La loro storia d’amore, iniziata a metà 2016, diventò pubblica proprio durante la finale olimpica di Rio: Daniele vince e per festeggiare sale in tribuna a baciare Alice. Qui in Cina, a Wuxi, i ruoli si invertono con il siciliano che sbraita: “Sono più agitato oggi di quando ho vinto l’oro olimpico, non credevo che seguire una gara da fuori potesse essere così snervante”, ammette Daniele, orgoglioso della donna che ama. “Non credevo venisse a vedermi, gli avevo detto di stare in albergo a riposare, domani ha la sua gara di fioretto maschile e a lui di solito piace restare molto concentrato, è molto pignolo. Invece le sue urla da lassù le ho sentite, eccome. Se sono cresciuta come atleta e anche è merito anche suo, mi ha dato equilibrio, mi sprona e mi stimola”.
Alice cuore viola: “Non vendete Chiesa…!”
Come in una favola. C’è l’amore e c’è la vittoria. E tanti saluti a chi le rimproverava di avere la sindrome da secondo posto, dopo un argento mondiale e due bronzi europei negli ultimi due anni. Tra un’intervista e l’altra, il responsabile della comunicazione della Federscherma, Giorgio Caruso, le mostra un messaggio, uno dei tanti che arriveranno nei minuti successi. Sono i complimenti della Fiorentina, squadra di cui Alice è tifosissima. Le si illumina il viso dagli occhi dolci e sfoggia il sorriso, tra i più belli della scherma mondiale. Lo scorso febbraio, reduce dalla vittoria ad Algeri in Coppa del Mondo, era stata invitata ad assistere a Fiorentina-Juventus ma una influenza la obbligò a rinunciare. Adesso non vede l’ora di potersi presentare al Franchi con il titolo di campionessa del Mondo da sfoggiare. Ah, ha pure una richiesta ai dirigenti viola: “Dite loro di non vendere Chiesa, per favore…!”